La formazione sulla gestione sostenibile delle foreste è insufficiente, benché rientri nel Goal 15 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Eppure anche da questo polmone verde dipende il futuro del Pianeta
(Rinnovabili.it) – Sappiamo quanto le foreste siano importanti per la salute del Pianeta e quindi anche per la nostra, ma davvero ne sappiamo abbastanza? I risultati di un’indagine condotta dalla FAO di concerto con l’ITTO – International Tropical Timber Organizzation e l’IUFRO – International Union of Forest Research con il supporto di partner internazionali e regionali dicono di no: in molti paesi del mondo l’educazione sui temi che riguardano le foreste è insufficiente a tutti i livelli, dalle scuole primarie alle università.
Stando ai risultati dell’indagine, gli studenti delle scuole primarie e secondarie non sono istruiti in modo efficace sull’importanza delle foreste e degli alberi per l’ecosistema globale, né vengono particolarmente incoraggiati a proseguire gli studi e le carriere in ambito forestale. Gli stessi laureati hanno spesso una comprensione limitata degli aspetti culturali e sociali della gestione delle foreste e degli alberi. È necessario prevedere approcci didattici innovativi, strumenti digitali e risorse per l’apprendimento online che in molte regioni non sono adeguatamente impiegati; l’educazione degli studenti all’imprenditorialità connessa ai lavori forestali è alquanto trascurata, molti di loro non sono sufficientemente informati sulle possibilità occupazionali offerte dai “lavori verdi” e probabilmente non percepiscono il valore sociale di lavorare nella gestione delle foreste.
La gestione delle foreste nel Goal 15 dell’Agenda 2030
La corretta gestione delle foreste e degli alberi rientra nel Goal 15 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire le foreste in modo sostenibile, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del suolo, fermare la perdita di diversità biologica. Per raggiungere questi obiettivi serve un gruppo coordinato che comprenda esperti di gestione forestali, operatori forestali, scienziati ed educatori, ma serve anche il coinvolgimento dei responsabili politici dai quali dipende che le linee indicate dagli esperti non rimangano sulla carta ma diventino operative. Se è utile e saggio ascoltare le preziose conoscenze delle comunità indigene, è indispensabile rafforzare tutti i livelli di istruzione formale per creare gli operatori forestali di domani.
La formazione non va intesa solo nel senso di programmi di educazione e formazione, ma come arricchimento e consapevolezza delle persone: nessuna azione potrà dirsi efficace senza la convinta partecipazione dei singoli cittadini a favore di una gestione forestale sostenibile. Solo responsabilizzando le persone, che a loro volta potranno fare pressione sui decisori politici, si arriverà a fermare la deforestazione, ridurre il degrado delle foreste, proteggere e ripristinare gli ecosistemi, mitigare i cambiamenti climatici. Gli obiettivi di FAO, ITTO e IUFRO sono istituire un partenariato per l’educazione forestale, lanciare una piattaforma online per facilitare la diffusione delle informazioni e il networking sull’educazione forestale, lavorare per migliorare i programmi di educazione forestale e i sistemi di formazione e condurre una campagna di comunicazione globale per incoraggiare i giovani a perseguire le carriere nel settore. Non c’è tempo da perdere: la formazione sulla gestione delle foreste è la base per garantire la sostenibilità e la produttività futura del polmone verde della Terra.