Presentato il piano per la biodiversità “America the beautiful”
(Rinnovabili.it) – Progetti di conservazione e ripristino degli habitat naturali, rigorosamente a guida locale. Più voce in capitolo alle comunità indigene. Attenzione agli aspetti di giustizia climatica. Sono i capisaldi del nuovo piano “America the Beautiful” presentato il 6 maggio dall’amministrazione guidata da Joe Biden per supportare la biodiversità. Il piano spiega quali sono i passi concreti che il paese deve compiere da qui al 2030 per realizzare la promessa che il presidente fece nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca lo scorso gennaio: proteggere almeno il 30% del territorio e delle acque della nazione entro un decennio.
La misura era inserita nella raffica di ordini esecutivi firmati da Joe Biden nella prima settimana del suo mandato. Uno tsunami decisionale che aveva lo scopo di rimarcare la distanza siderale con l’amministrazione precedente, e segnalare che su clima e energia Washington adesso fa sul serio.
Leggi anche Come cambia la politica climatica di Biden con la nomina di Deb Haaland
“La sfida del presidente è un invito all’azione per sostenere gli sforzi di conservazione e ripristino condotti a livello locale di tutti i tipi e in tutta l’America, ovunque le comunità desiderino salvaguardare le terre e le acque che conoscono e amano”, scrivono il segretario degli interni Deb Haaland, il segretario dell’agricoltura Tom Vilsack, Il segretario al commercio Gina Raimondo e la presidente del Consiglio per la qualità ambientale della Casa Bianca Brenda Mallory nel rapporto. “In questo modo non solo proteggeremo le nostre terre e le nostre acque, ma potenzieremo anche la nostra economia e creeremo posti di lavoro a livello nazionale”.
Il piano per la biodiversità identifica sei aree prioritarie di intervento su cui si devono concentrare gli investimenti e gli sforzi organizzativi, almeno in una fase iniziale. Si va dalla creazione di più parchi e opportunità sicure all’aperto nelle comunità “prive di natura”, al sostegno per le priorità di conservazione e rigenerazione guidate dalle comunità indigene, all’espansione della conservazione collaborativa di habitat e corridoi di pesci e fauna selvatica. E ancora: aumentare l’accesso per le attività ricreative all’aperto, incentivare e premiare gli sforzi volontari di conservazione di pescatori, allevatori, agricoltori e proprietari di foreste, e creare posti di lavoro investendo in progetti e iniziative di ripristino e resilienza, compreso il Civilian Climate Corps cioè il servizio civile climatico che è una misura fortemente voluta dall’ala più radicale del partito Democratico.
Leggi anche Il pacchetto sul clima di Biden: arriva la moratoria sulle trivelle