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Aumenta il verde certificato, arrivano a 900mila ettari le foreste eco-gestite in Italia

Il nuovo rapporto PEFC. C'è stato un incremento di 8mila ettari tra il 2019 e il 2020. La prima regione è il Trentino Alto Adige. “La percezione è che il legno certificato avrà un ruolo di primo piano nell'economia post-pandemia, con la necessità di ridurre fortemente le emissioni e sostituire materie prime e energie fossili”

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(Rinnovabili.it) – Aumentano le foreste gestite in modo sostenibile in Italia. Salgono a quasi 900mila gli ettari (889.032 precisamente) i boschi e le piantagioni certificate. Con incremento di 8mila ettari tra il 2019 e il 2020. E’ questo il quadro del ‘verde’ del nostro Paese dipinto dal rapporto annuale sulla certificazione di PEFC Italia, l’associazione senza fini di lucro che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, cioè il Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale.

Nonostante le difficoltà per via dell’emergenza sanitaria – spiega PEFC che quest’anno festeggia 20 anni di attività nel nostro Paese – “il 2020 si è chiuso positivamente” con un incremento della superficie certificata di 8mila ettari rispetto al 2019. In particolare, si tratta di 882.000,82 ettari di foreste certificate e di 7.031,78 ettari di pioppeti certificati. Secondo il rapporto “la percezione è che il legno certificato avrà un ruolo di primo piano nell’economia post-pandemia, con la necessità di ridurre fortemente le emissioni e sostituire materie prime e energie fossili”.

Secondo quanto emerge dal documento l’area certificata più estesa si trova in Trentino-Alto Adige con 555.997,96 ettari. Al secondo posto il Friuli Venezia Giulia con 92.016,30 ettari, mentre al terzo il Veneto con 74.360,43 ettari. A seguire ci sono le superficie forestali certificate di Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Basilicata, Lazio, Marche e Umbria. 

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Crescono anche le aziende di trasformazione di legno e carta certificate che arrivano a 1.179. Sono state 142 le nuove aziende, con un incremento del 7,7% rispetto al 2019 quando erano 1.095. Si tratta di “un risultato importante perché ottenuto nell’anno del lockdowne della forte contrazione e  conferma il crescente interesse nei confronti della sostenibilità e la ricerca di garanzie sulla provenienza legale e sostenibile dei prodotti di origine forestale come legno e carta. Importante in questo senso il contributo del nuovo gruppo di certificazione di Conlegno (Milano) con 40 aziende prevalentemente del settore case in legno e imballaggi. Molte le Pmi, che costituiscono una parte fondamentale del tessuto produttivo italiano”.

A livello geografico, la maggior parte delle aziende con certificazione di tracciabilità (definita ‘catena di custodia’) si trova al Nord (970). Il Veneto rimane sul primo gradino del podio, con 260 aziende; seguono la Lombardia (202), Trentino Alto Adige (188) e il Friuli Venezia Giulia (139). Al Centro sono 161 e si concentrano soprattutto in Toscana (55) e Lazio (40), mentre al Sud sono 48, di cui 33 in Campania.

Nelle categorie produttive rimane preponderante “il settore legno in tutti i suoi aspetti, dagli imballi, all’edilizia e prima trasformazione, ma è in crescita anche il settore carta sia da stampa che packaging. Altro settore importante è la produzione di pannelli, sia per arredo che per l’edilizia, al secondo posto tra le categorie per numero di aziende certificate”.

“I dati raccontano un’economia positiva che lavora in sinergia con il territorio – osserva Francesco Dellagiacoma, presidente PEFC Italia – abbiamo lavorato senza sosta per affermare il principio che nella crisi il tema ambientale fosse riconosciuto come centrale per una scelta decisa a favore del clima e della sostenibilità proteggendo e valorizzando il nostro patrimonio forestale a vantaggio anche dell’economia e della salute di tutti”.

“Da 20 anni il PEFC Italia è presente su tutto il territorio nazionale – dice Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia – in particolare nell’ultimo anno non ci siamo arresi e abbiamo continuato a lavorare a fianco di aziende e comunità locali con il progetto Filiera solidale PEFC e con il progetto MADAMES-AX per stimare il valore dei servizi ecosistemici del bosco”.

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Infine un dato sulla diffusione dell’aumento della sensibilità da parte dei consumatori arrivati – secondo una ricerca commissionata da Two Sides – al 55% di quelli europei che riconoscono e cercano il logo PEFC su prodotti e packaging; e in particolare l’Italia è il Paese europeo che conosce maggiormente l’etichetta PEFC (67%).