La Regione Marche, nell’ambito del 7° Festival Adriatico – Mediterraneo in corso ad Ancona, ha organizzato tre iniziative per promuovere una riflessione culturale sul significato che il mare e la biodiversità che lo caratterizza assumono nel contesto delle attività umane.
In particolare, gli aspetti che attengono la salvaguardia dell’ambiente marino e delle sue componenti biologiche, saranno al centro del workshop “Suoni, figure, parole che narranola biodiversità del mare”, che si terrà venerdì 30 agosto (ore 16-20) nel Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona. Dopo i saluti dell’assessore regionale all’Ambiente Maura Malaspina, del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, del presidente del parco del Conero Lanfranco Giacchetti, di Valeria Angelini biologa Fondazione Cetacea e l’introduzione d Velia Papa direttore del teatro delle Muse interverranno Giò Fiorenzi scultrice, Flavia Capra CEA La Marina Ecoidee, Umberto Piersanti poeta e romanziere, Luigino Quarchioni Legambiente Marche, Roberto Molinelli compositore e direttore d’orchestra, Marco Poeta I Gre delle Marche, Giovanni Pettorino Ammiraglio della Capitaneria di porto di Ancona, Fabio Pigliapoco Ambasciatore iniziativa Adriatico-Ionica.
L’evento sarà preceduto, sempre venerdì 30 alle ore 11, dal tradizionale rilascio di una tartaruga marina nelle acque di fronte alla spiaggia del Passetto di Ancona.
Questo animale, specie protetta dalla Rete regionale per la conservazione della tartaruga marina che si è appositamente costituita nel 2010, sta sempre di più assumendo la valenza simbolica di rappresentante della vita nei nostri mari e di ambasciatore dei valori di pace e di cooperazione tra i paesi del Mediterraneo, nelle cui acque svolge il suo ciclo vitale (nidificazione al sud, alimentazione e riproduzione al nord).
Per l’intera durata del Festival (24-31 agosto) infine, è aperta la mostra “La vita nei mari” (Mole Vanvitelliana ore 18-23) che espone materiali, strumenti, oggetti che trattano la vita nel mare e le relazioni con le attività dell’uomo.
L’allestimento è curato dalla Regione Marche, attraverso il Servizio Territorio e Ambiente, il Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia e in collaborazione con i Parchi naturali costieri del San Bartolo e del Conero e la Riserva della Sentina, con il CNR, il CFS, l’ARPAM, l’Università Politecnica delle Marche, l’Associazione ambientalista dei G.R.E. e con i Centri diving reef Check e Sea-Wolf, CEA La Marina Ecoidee.