(Rinnovabili.it) – La biodiversità marina avrà un occhio di riguardo in Gran Bretagna. Il governo, infatti, ha rivelato a inizio settimana le sue intenzioni di creare quello che diventerà il più grande santuario marino al mondo. Una riserva totalmente protetta che copre una superficie dell’Oceano Pacifico vasta quanto Francia e Germania messe insieme.
Dopo aver annunciato a febbraio che stava considerando diverse località per dar vita all’oasi, il governo ha pensato di destinare a questo scopo l’area attorno alle Isole Pitcairn, un arcipelago in territorio britannico la cui popolazione è composta da discendenti del marinaio che organizzò l’ammutinamento sulla nave Bounty, nel 1789.
«Il governo intende procedere con la designazione di un’area marina protetta intorno alle Pitcairn», ha detto il ministro delle finanze britannico George Osborne.
Per evitare la pesca illegale e il transito di numerose navi in quell’area, il governo predisporrà un monitoraggio costante tramite immagini satellitari in tutta l’area.
La spinta per la creazione del santuario marino, vasto 834 chilometri quadrati, è stata guidata dalla ONG statunitense Pew Charitable Trust. Una volta che la legislazione sarà entrata in vigore, permetterà di proteggere dagli ami dei pescatori, dall’inquinamento e dagli arpioni almeno 1.249 specie di mammiferi marini, uccelli e pesci. Anche l’alga che cresce a maggiori profondità marine in tutto il mondo non verrà disturbata: si tratta di una specie di alga corallina che vive a più di 1.250 metri sotto il livello del mare.
«La nuova riserva protegge un habitat oceanico tra i più incontaminati della terra», secondo quanto dichiarato da Pew Charitable Trust. A quanto detto dal suo Global Ocean Legacy Director, Matt Ran «la riserva marina delle Isole Pitcairn sarà un rifugio perfetto e adatto a proteggere e conservare una grande ricchezza per la biodiversità».
E sembra che la protezione di grandi distese oceaniche sia in agenda di altri governi in giro per il mondo proprio in questi giorni. Lo dimostra l’intenzione del presidente americano, Barack Obama (che lo scorso anno aveva dato l’annuncio della nascita di un Pacific Remote Islands Marine National Monument), di mettere sotto tutela 1.269 chilometri quadrati di Oceano Pacifico. Non appena verrà istituito il santuario americano sorpasserà per grandezza quello britannico, quasi rinfocolando una vecchia competizione tra angloamericani.