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Biodiversità, ONU: i governi mancheranno gli obiettivi 2020

Biodiversità, ONU: i governi mancheranno gli obiettivi 2020(Rinnovabili.it) – Non sono buone nuove quelle che arrivano in questi giorni dal fronte della lotta ambientale. Dopo l’allarmante studio del MIT che rivela un futuro di emissioni climalteranti raddoppiate, a sottolineare la scarsa efficacia degli sforzi messi in campo per il futuro del Pianeta è anche la nuova relazione dell’Onu sulla perdita della biodiversità mondiale. Il rapporto è stato presentato in occasione della 12° Conferenza delle Parti (COP 12) della Convenzione delle Nazioni Unite (CBD), apertasi oggi in Corea del Sud. La base degli undici giorni di negoziati saranno anche i dati delle Nazioni Unite che nel proprio Global Biodiversity Outlook lancia il nuovo allarme: nonostante gli impegni presi a livello mondiale, nel 2010, per tutelare la diversità biologica i governi non riusciranno a raggiungere gli obiettivi 2020 nella protezione di animali e piante.

 

C’è stato uno sforzo maggiore (da parte dei governi) … ma questo non sarà sufficiente per raggiungere i target, spiega Braulio de Souza Dias, segretario esecutivo della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) all’agenzia di stampa Reuters, a commento del rapporto. Nel complesso, il Global Biodiversity Outlook mostra come solo cinque dei 53 obiettivi fissati per la conservazione della natura sono stati centrati o sono sulla buona strada per essere raggiunti. Gli altri 48, come dimezzare il tasso di perdita di habitat naturali, o prevenire estinzioni di specie minacciate conosciute, sono in grave ritardo. “Nonostante singole storie di successo, il rischio medio di estinzione per uccelli, mammiferi e anfibi continua a crescere”, si legge nelle pagine del rapporto. Per recuperare il terreno perso e non mancare la meta, spiegano gli autori del report, il mondo avrebbe bisogno di spendere tra 150 miliardi e 440 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020.

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