L'america Latina, in particolar modo l'Ecuador, rappresenta il bacino più ricco di biodiversità al mondo. Un patrimonio da tutelare per il bene del futuro
(Rinnovabili.it) – E’ l’America Latina la ragione con la maggiore biodiversità del pianeta. Lo ha affermato un famoso ecologista messicano, Rodolfo Dirzo, che ha effettuato un viaggio esplorativo in Ecuador. Secondo lo studioso dell’Università di Standford nel momento in cui si avesse la curiosità di conoscere il maggior numero di specie e di ecosistemi non sarebbe necessario viaggiare in tutto il mondo, bensì sarebbe sufficiente visitare l’America Latina, bacino di ricchezza ineguagliabile.
Durante una conferenza sul tema svoltasi ieri l’esperto ha sottolineato come il maggior numero di specie, il 44% circa, si trovino nella regione della foresta tropicale, ma che di importanza strategica risultano anche i deserti, le foreste pluviali, le foreste temperate e le mangrovie, simbolo del fatto che l’area ospita realmente una grande varietà di specie animali e vegetali.
Ad esempio, ha detto l’esperto, mentre nel mondo si stima che vi siano circa 300.000 specie di piante, in America Latina se ne contano 95.000, il che implica che la regione vanta un terzo di tutte le varietà esistenti. Nel caso dell’Ecuador, ha fatto sapere, territorio che occupa solo lo 0,02 per cento della superficie del pianeta, 25.000 specie diverse si concentrano, pari al 10 per cento di tutte le varietà.
Dietro il vantaggio di una varietà eccezionale di ecosistemi si cela però la sfida di riuscirne a tutelare l’integrità e garantirne la sopravvivenza nonostante la minaccia del cambiamento climatico e dell’innalzamento della temperatura incomba costantemente. Proprio per questa ragione il paese sudamericano è al momento impegnato nella costruzione della Universidad Regional Amazónica Ikiam, localizzata proprio all’ingresso della Riserva Naturale Colonso-Chalupas. L’obiettivo principale dell’istituto è quello di promuovere la ricerca e la conservazione della ricchezza naturale dell’Ecuador, per cui la riserva svolgerà il ruolo di laboratorio vivente a disposizione degli scienziati.