Per il 2019, le emissioni di CO2 sono aumentate meno di quanto ci si aspettasse, registrando un +0,6% rispetto al +2% previsto. Tuttavia, i ricercatori mettono in guardia e affermano che non c'è "nulla di cui essere entusiasti".
Il report Global Carbon Budget registra un rallentamento nella crescita delle emissioni, dovuto principalmente al calo di consumo del carbone.
(Rinnovabili.it) – In occasione del vertice Onu sul Clima di Madrid, è stato presentato il rapporto annuale Global Carbon Budget 2019, un dossier che presenta una valutazione delle emissioni antropogeniche di biossido di carbonio (CO2) e loro ridistribuzione nell’atmosfera. Questo bilancio del carbonio è particolarmente importante per comprendere meglio il ciclo del carbonio e, di conseguenza, sostenere con più efficacia lo sviluppo di politiche climatiche.
Quest’anno, il team di ricercatori che ha contribuito alla scrittura del Global Carbon Budget ha registrato un rallentamento della crescita di emissioni di CO2. Secondo il report, questa decelerazione è dovuta principalmente al calo di consumo del carbone negli USA e in Europa, in combinazione con la riduzione della domanda del combustibile fossile in Cina ed in India (dovuta anche ad una crescita economica complessivamente più debole). Questo calo di consumo avrebbe fatto in modo che la crescita effettiva di emissioni nel bilancio del carbonio fosse minore rispetto a quella prevista, attestandosi ad un +0,6% a differenza del +2,1% dell’anno scorso.
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Tuttavia, come afferma Glen Peters, direttore del Center for International Climate Research di Oslo, “questo calo è insufficiente”. Infatti, Peters ha sottolineato che, fino ad ora, la recente crescita delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici è servita, e nella migliore delle ipotesi, a rallentare la crescita delle emissioni rispetto al bilancio del carbonio. Ma ciò non basta, poiché le emissioni devono piuttosto diminuire, e rapidamente, se si vogliono raggiungere gli obiettivi di temperatura nell’accordo di Parigi. D’altronde, come riporta Reuters, il ricercatore ha fatto notare come le emissioni globali di CO2 nel 2019 siano molto probabilmente superiori di oltre il 4% rispetto al 2015, anno in cui è stato adottato l’accordo.
Lo studio ha anche stimato che, nel bilancio del carbonio, le emissioni causate da incendi boschivi e altri cambiamenti nell’uso del suolo sono aumentate nel 2019 fino a raggiungere i 6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, vale a dire circa 0,8 miliardi di tonnellate in più rispetto all’anno precedente, trainate in parte dagli incendi in Amazzonia e Indonesia. Per questa ragione, il Global Carbon Budget di fatto minimizza il rallentamento registrato nella crescita delle emissioni: “il piccolo rallentamento di quest’anno è davvero nulla di cui essere entusiasti: se non si verifica nessun cambiamento strutturale, la scienza ci dice che le emissioni continueranno semplicemente ad aumentare”.
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