La Commissione europea ha aperto le consultazioni per rinnovare l’esenzione delle batterie al piombo dalla direttiva europea sui veicoli a fine vita
Così, se la direttiva europea mette al bando l’utilizzo di alcune sostanze nelle automobili (tra le quali il piombo) deve fare un’eccezione. Il documento è già stato rivisto sei volte: 2002, 2005, 2008, 2010, 2011 e 2013. La prossima è in corso d’opera, e sarà effettiva nel 2015. Alla Commissione servono dati tecnici e prove scientifiche per rinnovare o bocciare le esenzioni fino ad oggi concesse, che riguardano tre elementi: l’alluminio con un contenuto di piombo fino allo 0,4% del peso, la lega di rame con massimo il 4% e, naturalmente, il piombo o i suoi composti all’interno delle batterie.
Le migliori tecniche disponibili di trattamento del piombo prevedono il riutilizzo quasi totale delle emissioni di particolato di piombo prodotte: il gas viene infatti catturato e reimmesso nel processo di riciclo. Progressi dell’industria a parte, la Commissione non potrà ignorare – e di questo si fanno forti i produttori – che il miliardo di automobili presenti sul pianeta utilizza ancora per la quasi totalità questa tecnologia.