Il distretto indiano ricicla soltanto il 10% dei Raee per colpa di una legge piena di bachi. Così i roghi clandestini aumentano il piombo nel sangue dei minori
(Rinnovabili.it) – In India il riciclo dei Raee non funziona, e a pagarne le spese sono i bambini. Il distretto di Bangalore, tra i maggiori produttori di rifiuti elettronici nel Paese (dietro solo a Mumbai e Delhi) è nell’occhio del ciclone dopo una ricerca del Policy Research Institute riportata dall’Economic Times. Lo studio ha rivelato una capacità di riciclaggio bassissima, e il problema è che le autorità ambientali non sembrano attrezzate per il controllo. Solo il 10 per cento dei rifiuti elettronici in Bangalore è riciclata. Su 37.000 tonnellate annue è ben poca cosa. La maggior parte dei rifiuti generati in città vengono convogliati presso smaltitori non autorizzati, con conseguente disastrose. Molti consumatori preferiscono rivendere vecchie apparecchiature elettriche ed elettroniche con metodi truffaldini che fare lo sforzo di smaltirli in maniera autorizzata. Diversi manager delle aziende IT fanno buoni profitti attraverso questo metodo. E l’autorità di controllo, Il Karnataka State Pollution Control Board (KSPCB) non riesce a fermare il trend malsano.
Frigoriferi e lavatrici a telefoni cellulari e computer portatili che non possono più essere utilizzati, secondo la legge indiana, dovrebbero essere smaltiti in centri autorizzati, dopo l’estrazione di metalli come oro, argento, rame, platino, piombo, arsenico, litio e mercurio.
Spetta al cittadino l’onere del trasporto dei Raee nei centri di riciclaggio autorizzati, e deve farlo senza ricevere nulla in cambio. I raccoglitori non autorizzati, d’altra parte, offrono denaro per qualsiasi e-waste. Ma in genere non seguono alcuna procedura scientifica o sicura per estrarne i metalli, che poi rivendono, e non hanno altra scelta che bruciare eventuali residui dato che non sono autorizzati a smaltirli in discarica.
Un sistema zoppo, una legge fatta apposta per essere evasa. Non specifica nemmeno che enti governativi dovrebbero controllare lo smaltimento dei Raee. E tutto questo ricade sui bambini.
Un terzo dei minori di Bangalore ha fatto registrare un aumento del piombo nel sangue di circa 10 microgrammi per 100 ml negli ultimi 16 anni, molto al di sopra dei 5 mg consentiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La ragione, è ovviamente una sola: il crescente inquinamento causato dall’incenerimento massiccio di rifiuti elettrici ed elettronici.