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Autorità di bacino dell’Appennino centrale, il Prof. Casini è il nuovo Segretario generale

"Pronti ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici con le più avanzate tecnologie"

Credits: Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale

Con DPCM 25 Agosto 2022 il prof. Marco Casini è stato nominato Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Romano, classe 1972, Marco Casini è laureato cum laude in ingegneria per l’ambiente e il territorio e Dottore di ricerca in ingegneria ambientale, professore associato in Tecnologia di Architettura presso la Sapienza Università di Roma e abilitato professore ordinario.

Queste le sue prime dichiarazioni: “Le Autorità di bacino distrettuali, i cui compiti sono disciplinati dal d.lgs 152/2006 (c.d. Codice dell’ambiente), rivestono, oggi più che mai, un ruolo di importanza centrale per promuovere la difesa e la valorizzazione del suolo e una efficiente ed efficace gestione delle risorse idriche del territorio. I Piani territoriali di bacino elaborati dalle Autorità costituiscono, infatti, lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo per definire e programmare gli interventi per la salvaguardia del territorio e il suo conseguente sviluppo ambientale, economico e culturale. Le nuove sfide imposte dai cambiamenti climatici in atto, con aumento della temperatura globale, mutamento del regime delle precipitazioni, che alternano siccità a disastrose alluvioni, richiedono un potenziamento degli strumenti a disposizione in termini di acquisizione ed elaborazione delle informazioni quali dati satellitari, droni, BIM, GIS, Digital twin, Mixed reality, AI e machine learning. Ciò al fine di raggiungere una conoscenza più profonda dei fenomeni in essere e aumentare le capacità di previsione consentendo di mettere in atto azioni efficaci di prevenzione, mitigazione e adattamento. L’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale intende raccogliere questa sfida intensificando il dialogo e i rapporti di collaborazione con i Ministeri, la Protezione civile, le Regioni, gli Enti territoriali, gli istituiti di ricerca, i consorzi, le imprese e i cittadini, impegnandosi a fornire dati e strumenti di intervento aggiornati ed efficaci”.