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Australia, pompe di ossigeno in laghi e fiumi per arginare moria di pesci

moria pesci in australia

Un milione di pesci morti in una settimana: in Australia si corre ai ripari per far tornare “abitabili” le acque del principale bacino idrico del Paese

 

(Rinnovabili.it) – Il Governo australiano ha annunciato il piano per pompare meccanicamente milioni di metri cubi di ossigeno in laghi e fiumi sparsi sul territorio dove, negli scorsi giorni, sono stati rinvenuti centinaia di migliaia di pesci morti.

La crisi di siccità che sta colpendo l’Australia ha causato il prosciugamento di numerosi fiumi e laghi. L’innalzamento della temperatura delle acque ha permesso la proliferazione di alghe che, a loro volta, hanno provocato un drastico calo nelle concentrazioni di ossigeno e quindi un habitat insostenibile per le forme di vita più grandi.

Fonti governative stimano in circa 1 milione il numero di pesci morti rinvenuti nel solo fiume Darling, nello Stato del Nuovo Galles del Sud. Nella stessa regione, il Governo ha annunciato il ritrovamento di altri 1.800 pesci in un lago. Di qui la decisione di fare tutto il possibile per arginare l’emergenza: entro mercoledì verranno installati 16 aeratori in punti particolarmente colpiti dalla siccità per pompare ossigeno direttamente all’interno delle acque del fiume Darling.

 

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Una crisi determinata, secondo molti, anche dall’eccessivo impiego delle acque del bacino Murray-Darling. il principale sistema fluviale australiano, che rifornisce, attraversandoli, quattro degli Stati centrali dell’Australia dove vengono coltivati circa un terzo dei prodotti agricoli consumati nel Paese.

“Si tratta di una soluzione tampone, lo sappiamo – ha spiegato il Ministro per le Risorse Idriche Regionali Niall Blair – Niente fermerà la moria se le acque non torneranno ai normali livelli. Stiamo facendo solo il possibile per limitare i danni”.

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