Prima del 1990 calcoli sbagliati sull’aumento del livello del mare
(Rinnovabili.it) – Abbiamo sbagliato i calcoli. Prima del 1990 l’aumento del livello del mare era inferiore a quanto si pensasse, il che significa che da quella data ad oggi stiamo assistendo a una crescita tre volte superiore al previsto. Lo afferma una ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences guidata dall’Università di Siegen, città situata un centinaio di km ad est di Colonia.
Il problema dei dati ricavati prima del ’90 è che senza le misurazioni più complete che oggi si effettuano tramite satellite, si è mappato il fenomeno in maniera irregolare e per lassi temporali limitati, tracciando i livelli del mare a livello locale senza effettuare la media globale.
Il nuovo studio, dunque, ha riesaminato queste misurazioni, scoprendo che prima del 1990 il tasso di crescita delle acque era di circa 1 centimetro per decennio. Poi, dal 1993 al 2012, è schizzato a 3,1. In pratica, il mare sale tre volte più in fretta rispetto alle medie di quindici anni fa.
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Secondo Sönke Dangendorf, ricercatore in Oceanografia e primo autore del paper, il fenomeno è probabilmente dovuto al recente scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e in Antartide, combinato con la incipiente dilatazione termica degli oceani a seguito del riscaldamento globale. In precedenza, l’acqua marina saliva grazie più che altro al contributo dei ghiacciai terrestri, cui oggi si sono aggiunte le piattaforme marine. Negli ultimi cinque anni sembra che l’innalzamento sia perfino superiore al tasso annuale di 3,1 millimetri calcolato dai ricercatori nel periodo 1993-2012. Tuttavia potrebbe trattarsi di una variabilità momentanea, perciò le conclusioni su questo punto vengono rimandate a future analisi.
Certo è che l’aumento del livello del mare proseguirà a ritmi preoccupanti per tutto il secolo, tuttavia gli esseri umani hanno la possibilità di intervenire con politiche di riduzione delle emissioni che, se messe in atto con la dovuta celerità, contribuiranno in maniera sostanziale a ridurre gli impatti.