Recepita la direttiva comunitaria che impone l’obbligo di certificazione per chi opera nel controllo di questa gamma di prodotti ad effetto serra. Interessati i grandi impianti di condizionamento, refrigerazione e antincendio
• tutte le persone responsabili delle emissioni devono adottare tutte le misure fattibili sul piano tecnico e che non comportano costi sproporzionati per prevenire o minimizzare le perdite;
• i controlli per individuare le perdite nei sistemi di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e impianti di protezione antincendio, devono essere effettuati almeno una volta all’anno (la frequenza dipende dalla quantità di gas contenuta nell’apparecchiatura);
• i proprietari dei sistemi di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e impianti di protezione antincendio contenenti 300 chilogrammi o più di gas fluorurati, hanno l’obbligo di installare sistemi di rilevamento delle perdite;
• i proprietari dei sistemi di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e impianti di protezione antincendio contenenti 3 kg o più di gas fluorurati, tengono un registro in cui riportano la quantità e il tipo di gas.
Tali norme si accompagnano a disposizioni come l’etichettatura di prodotti e apparecchiature contenenti tali gas, la comunicazione di informazioni, i divieti di immissione in commercio nonché la formazione e certificazione del personale e delle società. Il decreto prevede inoltre, attività di formazione, la certificazione e un esame per chi svolge il controllo in questi segmenti di attività, ed in aggiunta, l’istituzione di un registro delle persone e delle imprese certificate. Sarà definito un protocollo d’intesa tra il ministero dell’Ambiente e l’organismo di accreditamento “Accredia”.