Un gruppo di ricercatori ha messo a punto un sistema di cattura dell’anidride carbonica che utilizza un polimero molto diffuso e poco costoso
(Rinnovabili.it) – Un polimero comune e molto economico capace di catturare l’anidride carbonica presente nell’aria. Si tratta della polietilenimmina che, secondo quanto dimostrato dagli scienziati della University of Southtern California, rappresenta ad oggi il metodo migliore per catturare la CO2. Negli ultimi anni le preoccupazioni sui cambiamenti climatici legate a un’eccessiva presenza di biossido di carbonio in atmosfera, hanno portato i ricercatori di tutto il mondo a studiare soluzioni che potessero arginare il problema. Dalle spugne, ai sali fusi, fino ai batteri, sono tanti oggi i rimedi conosciuti per catturare la CO2 generata dall’uomo. Ma secondo George A. Olah, il premio nobel che con un team di studiosi ha curato la ricerca, si tratterebbe di soluzioni poco efficienti e ad alta intensità energetica. La polietilenimmina, invece, sarebbe in grado di rimuovere in maniera affidabile e conveniente l’anidride carbonica dall’aria. Grazie a questo polimero, i ricercatori hanno messo a punto un filtro molto potente che non solo cattura la CO2, ma riesce anche a rilasciarla facilmente, per poterla poi riutilizzare o stoccare. Una volta “epurato”, il filtro può poi essere riutilizzato più volte senza perdere la sua efficienza. Attualmente, il campo di applicazione privilegiato riguarda la purificazione dell’aria nei piccoli spazi chiusi, come nei sottomarini per esempio, ma l’obiettivo degli scienziati è quello di mettere a punto sistemi capaci di filtrare anche l’aria degli spazi aperti.