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L’aria delle città migliora, ma l’inquinamento resta

L’aria delle città migliora, ma l'inquinamento resta

 

(Rinnovabili.it) – L’inquinamento persiste nell’aria delle città italiane, anche se complessivamente la situazione è un po’ migliore. Lo annuncia l’XI rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, realizzato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (formato dall’ISPRA e le ARPA). I dati, raccolti in 85 aree urbane dell’Italia, mostrano che nel 2014 vi è stata una «moderata» riduzione dei livelli di polveri sottili. Tra esse si contano soprattutto PM10 e NO2 (biossido di azoto). Tuttavia, fanno presente gli analisti, «alcuni standard normativi per la protezione della salute umana non sono ancora rispettati in un largo numero di aree urbane», in cui persiste la situazione di illegalità e rischio per i cittadini. Il superamento dei limiti giornalieri riguarda 30 aree urbane su 85: 18 di queste hanno «già superato il valore limite giornaliero nel primo semestre del 2015».

Invece, «il valore limite annuale per l’NO2 è stato superato in 20 città», mentre i livelli di ozono «continuano ad oscillare di anno in anno, restando nel 2014 e nel periodo estivo 2015 ben al di sopra degli standard normativi in gran parte delle città». Le PM2.5 risultano fuori norma solo a Milano, fatto che tra gli altri ha costretto il capoluogo lombardo a misure straordinarie la scorsa settimana.

 

L’aria delle città migliora, ma l'inquinamento resta 3Il rapporto analizza anche altri parametri per valutare la qualità dell’ambiente cittadino. Ad esempio il verde pubblico, che risulta ancora troppo poco: in 64 Comuni su 85 occupa meno del 5% della superficie urbana. La migliore performance è di Messina, mentre Roma vanta un vero patrimonio di alberi: 350 mila.

Il report critica poi i livelli di inquinamento acustico: le nostre città sono troppo rumorose. Il 52% dei controlli ha rilevato un superamento dei limiti normativi di inquinamento acustico.

Infine, per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, lo scorso anno si è registrata una «lieve ripresa», dice il dossier, soprattutto nei grandi comuni (Napoli, Torino, Venezia, Bologna, Palermo).

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