(Rinnovabili.it) – Vantare aree naturali in buona salute significa riuscire a garantire, ad esempio, la prevenzione dalle alluvioni e il filtraggio ottimale dell’aria. Lo mette in evidenza un nuovo rapporto redatto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente proponendo un innovativo metodo di mappatura di quelle che sono state chiamate “infrastrutture verdi”.
La relazione, che l’EAE ha intitolato ‘Spatial analysis of green infrastructure in Europe‘, mappa un sistema di spazi naturali e semi naturali insieme ad altre caratteristiche ambientali europee che detengono una buona capacità di fornire “servizi ecosistemici”. Tra questi viene elencata principalmente la filtrazione dell’aria, la protezione degli ambienti dall’erosione, la regolazione dei flussi d’acqua, la protezione delle coste, l’impollinazione e lo stoccaggio di carbonio valutando quale sia il rapporto che intercorre tra gli habitat, la qualità dei servizi e le specie animali che vi abitano. Scoprendo come queste infrastrutture rappresentino oggi circa un quarto dei territori europei è evidente che la loro preservazione e il loro restaturo ove necessario è di fondamentale importanza per la salute del continente e per la qualità dell’aria e del territorio.
L’attività antropica e il cambiamento climatico frammentano il territorio e impoveriscono le risorse limitando le attività e danneggiando flora e fauna. Per queste ragioni i ricercatori hanno voluto evidenziare dei “corridoi” dove l’ambiente potrebbe essere ripristinato con vantaggi immediati che possono ad esempio derivare da una presenza adeguata di alberi in una zona soggetta ad alluvioni che, senza copertura arborea, è destinata a franare. Inoltre gli alberi hanno la capacità di ridurre il tasso di inquinanti nell’aria e il rumore provocato dal traffico o dalle attività industriali.