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Approvata un’integrazione alla direttiva in materia di emissioni

Bianchi: "L’integrazione si è resa necessaria a seguito dell’emanazione da parte dello Stato del d.P.R. 59/2013"

Emissioni di gas serra: Trump blinda i grandi inquinatori
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La Giunta regionale ha approvato oggi, venerdì 30 agosto 2013, un’integrazione alla direttiva regionale in materia di emissioni in atmosfera a ridotto inquinamento per impianti e attività.

«L’integrazione – precisa l’Assessore al territorio e ambiente Luca Bianchi – si è resa necessaria a seguito dell’emanazione da parte dello Stato del d.P.R. 59/2013, che ha modificato le condizioni tecniche e operative in base alle quali determinate imprese devono esercitare le proprie attività che producono emissioni in atmosfera, ancorché assoggettate al regime autorizzativo regionale semplificato».

Tenuto conto del fatto che la normativa generale statale in materia di emissioni in atmosfera (emanata nel 2006) attribuisce alla Regione la competenza a disciplinare in modo integrativo rispetto alle citate autorizzazioni semplificate, e che la Regione può definire le scadenze per l’adeguamento tecnico alla nuova normativa, l’Assessore Bianchi sottolinea ancora «l’importanza dell’adozione di un atto che, attraverso l’integrazione della direttiva attualmente in vigore, eviti l’interruzione di tutte le attività ora in esercizio, consenta di assicurare alle imprese la presentazione dei progetti di adeguamento in un arco di tempo adeguato e l’esecuzione delle relative opere, nonché la conduzione in modo adeguato degli impianti secondo le nuove prescrizioni tecniche».

L’entrata in vigore della direttiva approvata dalla Giunta regionale consente alle circa 270 imprese interessate (carrozzerie, falegnamerie, lavanderie..) di proseguire nell’esercizio degli impianti e delle attività già autorizzate fino alla naturale scadenza delle autorizzazioni stesse, evitando situazioni di grave disagio, conseguenti alla possibile chiusura temporanea delle imprese, soprattutto in un momento problematico per l’economia.

La direttiva fissa due scadenze:

  • 2 anni per gli impianti e le attività già in esercizio alla data di approvazione delle disposizioni tecniche contenute nella deliberazione della Giunta regionale n. 1326/2008, i cui titolari avevano l’obbligo di provvedere all’adeguamento tecnico e/o strutturale stabilito da tale direttiva entro il 1° settembre 2013, ma che alla data di entrata in vigore del d.P.R. 59/2013 (13 giugno 2013) non avevano ancora eseguito le relative opere;
  • 5 anni per tutti gli altri impianti e attività.

Precisa, infine, l’Assessore che, «in considerazione della complessità della disciplina, oltre ad assicurare la massima diffusione dei contenuti dell’atto approvato, saranno avviati appositi incontri, anche con il supporto dell’ARPA, con le Associazioni di categoria per concordare le modalità tecniche e amministrative per consentire alle imprese l’adeguamento imposto dalla normativa nei termini stabiliti, individuando congiuntamente forme che non comportino eccessivi aggravi economici alle imprese interessate».