Una riserva di 1 milione di chilometri quadrati per proteggere il sistema marino più incontaminato al mondo. La realizzazione della proposta, già bocciata nel 2018 da Russia, Cina e Norgevia, sarebbe di grande importanza per la ricerca scientifica sui cambiamenti climatici.
La CCAMLR parla di nuovo della creazione di una riserva in Antartide sotto la spinta dell’Australia
(Rinnovabili.it) – La Commissione per la conservazione delle risorse marine viventi dell’Antartide (CCAMLR) torna a parlare della creazione di un’area marina protetta nei territori del Polo Sud. Già nel 2018 la proposta era stata vagliata e ampiamente sostenuta dai gruppi ambientalisti, primo fra tutti Greenpeace, che era riuscito a mobilitare milioni di persone a sostegno del piano per l’Antartide. Tuttavia, in quell’occasione l’obiettivo non era stato raggiunto da parte della Commissione a causa dell’opposizione di Russia, Cina e Norvegia, che si erano mobilitate in difesa dell’attività della pesca.
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Questa volta, è l’Australia (a fianco dell’Unione Europea) a mettere nuovamente sul tavolo la possibilità di creare un’area protetta di circa 1 milione di chilometri quadrati (ridotta rispetto ai 1,8 milioni di chilometri quadrati del precedente progetto) durante la riunione annuale della Commissione che si è svolta in Tasmania.
Composta da 25 paesi (inclusa l’Italia) e dalla rappresentanza dell’Unione Europea, la Commissione potrebbe dare il via libera alla nuova proposta a patto che tutti i membri la sostengano all’unanimità. “Una volta stabilita, la East Antarctic Marine Protected Area proteggerà ecosistemi unici e diverse specie come mammiferi marini, pinguini e altri uccelli marini”, ha detto la responsabile della delegazione australiana, Gillian Slocum, come riportato dall’Ansa, sostenendo anche l’importanza della riserva in Antartide per la ricerca scientifica, sia per lo studio del funzionamento degli ecosistemi marini intatti, sia per determinare gli effetti del cambiamento climatico.
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Tuttavia, i diversi interessi degli Stati che presiedono nella Commissione potrebbero nuovamente mettere a rischio la proposta e le già vulnerabili acque dell’Antartide, tra le più incontaminate al mondo. Infatti, nell’Oceano Antartico vivono non solo più di 10.000 specie differenti, ma anche un tipo particolare di calamaro e merluzzo che sono l’obiettivo principale dei pescherecci.