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Ancona stretta nella morsa di smog e rumore

 smo e rumore(Rinnovabili.it) – Cosa accomuna le città italiane? Guardando i dati che Legambiente sta raccogliendo attraversando l‘Italia a bordo del TrenoVerde quello che salta al naso e all’orecchio sono smog e inquinamento acustico diffusi e costanti.

Dopo i monitoraggi anche Ancona risulta invivibile, sia di giorno che di notte, con picchi di inquinanti durante le ore di punta e 13 decibel di rumore registrato durante la notte.

 

“Smog e rumore vanno affrontati come vere priorità per questa città. Per questo è necessario innanzitutto ripristinare un efficace sistema di monitoraggio per informare i cittadini sulla qualità dell’aria che respirano, sia accelerare la politica della mobilità sostenibile. La parola d’ordine è sempre la stessa: una città con più pedoni e meno auto” ha dichiarato Legambiente.

 

Nonostante i livelli di inquinamento dell’aria e acustico sono solo due le centrali Arpam funzionanti che quindi danno poche informazioni deviate anche dal fatto che il centro di monitoraggio si trova all’interno di un parco.

“Ci avete rotto i polmoni”, il provocatorio slogan di Legambiente che stamattina si è recata con una delegazione alla centralina di via Bocconi chiedendo che smog e rumore siano affrontati come vere priorità dall’amministrazione comunale, provinciale e regionale e si proceda con il ripristino di un network di centraline, l’attuazione di un programma di mobilità sostenibile e verso una rivoluzione che porti sulle strade più pedoni e meno auto.

 

“Il primo giorno di campionamento il PM10 non ha superato, come media giornaliera, il limite di 50 mg/m3 , raggiungendo il valore di 37 mg/m3. Mentre il secondo giorno si sono registrati elevati valori di PM10. La media giornaliera è risultata di 54 mg/m3 superando il limite previsto dalla normativa – spiega Luca Ricciardi, responsabile del laboratorio mobile di Italcertifer –. Analogamente il PM2.5 ha superato il limite di 25 µg/m3, riferito a un periodo di mediazione che è l’anno civile, raggiungendo un massimo di 31 µg/m3 espresso come media giornaliera. La fonte di immissione degli inquinanti è risultata costituita principalmente dal traffico stradale insistente nella zona in esame, più intenso nelle ore di punta. Per tutti gli altri inquinanti non si sono registrati superamenti dei limiti previsti. In conclusione si mette in evidenza come, nei due giorni di campionamento, al diminuire della ventilazione si siano registrati i valori maggiori di concentrazione di tutti gli inquinanti, in particolare per quanto riguarda il particolato”.

 

Per dare un quadro più completo della situazione Legambiente ha anche condotto un monitoraggio spostandosi a piedi per la città: in tre ore sono stati registrati una media di 55 microgrammi di PM10 al metro cubo.

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