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Amianto: Legambiente si schiera dalla parte del cittadino

Amianto(Rinnovabili.it) – Ancora pochi i censimenti sull’amianto e troppo lente le bonifiche. Queste e tante altre le ragioni che hanno spinto Legambiente ad aderire alla manifestazione nazionale che vuole rialzare l’attenzione del governo sul pericoloso derivato dell’asbesto definito dall’associazione “un killer silenzioso”.

La manifestazione svoltasi ieri a Roma ha voluto ricordare l’importanza della tutela della salute dei cittadini, spesso inconsapevoli dei pericoli che corrono quotidianamente e dei danni che l’inalazione anche di solo poche particele di amianto può causare alla salute.

 

Ad aver indetto la manifestazione il Coordinamento nazionale amianto che ha chiesto di inserire nella legge di stabilità finanziamenti per garantire le bonifiche necessarie ad eliminare l’amianto dai Siti di Interesse Nazionale più compromessi e, come si legge nel comunicato stampa diffuso “l’estensione del Fondo per le Vittime dell’Amianto operante per i lavoratori colpiti da malattie da amianto a tutti i cittadini ex esposti ugualmente colpiti per esposizioni casalinghe o ambientali, il riconoscimento delle esposizioni per i lavoratori colpiti da malattie professionali o comunque a rischio di malattia da amianto”.

 

“L’amianto è stato messo al bando da una legge del 1992 ma da allora è stato fatto molto poco per rimuovere questa fibra letale dal territorio nazionale e garantire ai cittadini il loro diritto alla salute – ha dichiarato il coordinatore del settore scientifico di Legambiente Giorgio Zampetti, presente alla protesta davanti a Montecitorio – Oggi, ancora una volta, torniamo a denunciare il grave ritardo con cui si sta procedendo alla bonifica dei siti industriali e degli edifici contaminati”.

 

Spavento infatti i dati rilasciati dal CNR secondo i quali sarebbero oltre 32 le milioni di tonnellate di amianto presenti sul territorio nazionale, e sono ancora in attesa di bonifica 50mila edifici pubblici e privati e 100 milioni di metri quadrati strutture in cemento-amianto, a cui vanno aggiunti 600mila metri cubi di amianto friabile nonostante fino a pochi mesi fosse previsto un aiuto per la sostituzione dell’eternit con coperture fotovoltaiche, ora scomparso con la chiusura dei Conti Energia.

 

“Ci auguriamo – ha concluso Zampetti – che finalmente parlamento e governo decidano di mettere in bilancio le risorse necessarie ad avviare gli interventi di risanamento necessari in tutta Italia, insieme alla pianificazione e alla realizzazione di impianti di trattamento e smaltimento dei materiali”.

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