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Amianto, ripartiti i 135 mln del Piano nazionale

Circa sessantacinque milioni di euro a Casale Monferrato, oltre dieci a Bagnoli, più venti complessivi per altri siti d’interesse nazionale

Amianto, riparti i 135 mln del Piano nazionale(Rinnovabili.it) – Oltre 130 milioni per liberarci l’amianto. Questa la cifra di stanziata dalla legge di Stabilità per accelerare i tempi del Piano nazionale di bonifica e ora finalmente allocata per i più gravi siti contaminati da asbesto. A darne l’annuncio è stato ieri il ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, che in una nota stampa ha presentato il decreto della Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque ministeriale con cui sono stati individuati gli interventi da finanziare. Il provvedimento permette infatti di distribuire le risorse della ‘manovra’ del governo per gli anni 2015-2017 alle Regioni e al Comune di Napoli. “Queste risorse, 135 milioni per sette dei siti più problematici d’Italia per la contaminazione da amianto – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – sono il segnale della solidarietà concreta a comunità che hanno vissuto e stanno vivendo le conseguenze in un inquinamento grave e pericoloso, e la conferma dell’assunzione di responsabilità dello Stato per le bonifiche. Il lavoro per eliminare tutto il veleno amianto dall’Italia sarà lungo e inevitabilmente minuzioso data la diffusione di questo materiale. Ma abbiamo cominciato e intendiamo andare avanti seriamente”.

La misura arriva dopo oltre 20 anni dalla messa al bando dell’amianto, precisamente con la legge 257 del 1992. Nonostante il tempo intercorso il piano di bonifica è ancora molto indietro rispetto alle aspettative; secondo i dati riportati nel Piano nazionale in Italia sono ancora 33.610 i siti contaminati (quelli che si è riusciti a censire). La maggior concentrazione si trova nelle Marche e nell’Abruzzo (il 50% dei dati totali) e in genere su tutto il versante adriatico, ma la cifra è destinata a crescere perché frutto di una mappatura ancora in corso da parte di Inail, Ministero dell’Ambiente e Regioni. La situazione diviene ancor più preoccupante se si considera che agli attuali ritmi di bonifica – secondo l’Ispra ogni anno vengono smaltite 380mila tonnellate di rifiuti – serviranno ancora 85 anni per completare la dismissione degli oltre 32 milioni di tonnellate di amianto presenti nel nostro territorio.

 

I 135 milioni di euro contro l’emergenza amianto saranno così suddivisi: a Casale Monferrato sono destinati 25 milioni nel 2015 e circa 19.750 per i due anni successivi; al sito di Napoli – Bagnoli –circa cinque milioni e 250 mila euro per il 2016 e altrettanti per il 2017; sessanta milioni di euro in tre anni, destinati a interventi di bonifica di particolare urgenza, sono cosi ripartiti:  19,2 milioni alla Lombardia per il Sin di Broni, 14 milioni e 600 mila euro al Piemonte per Balangero , 13 milioni e 600 per Emarese (Val d’Aosta), 12 milioni per il sito di Biancavilla in Sicilia, 568 mila euro al Sin di Bari Fibronit.