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Ambiente sano e diritti umani

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’ambiente pulito, sano e sostenibile come diritto umano. Un passo di importanza cruciale e un messaggio di speranza per le popolazioni ad altissimo rischio di impatto dei cambiamenti climatici. Ma il futuro dipenderà dalla risposta dei diversi attori

(Rinnovabili.it) – Ambiente sano e diritti umani sono interdipendenti. Dalle buone condizioni dell’ambiente derivano numerosi diritti umani fondamentali, come quelli alla salute, all’acqua, a terreni fertili, al cibo sano, all’istruzione, ai servizi igienico-sanitari: in sintesi, diritto alla vita e allo sviluppo.

Il degrado ambientale è una minaccia per la salute

Periodicamente si sono svolte conferenze internazionali sui temi ambientali, ma il cambiamento climatico, l’inquinamento e la perdita di biodiversità dimostrano che al di là delle parole le azioni restano insufficienti.

Il degrado ambientale è ritenuto una delle maggiori minacce per la salute, che causa ogni anno milioni di morti premature; i disastri climatici hanno costretto decine di milioni di persone ad abbandonare le loro case.

Crisi che in tutto il mondo colpiscono le persone più fragili, in particolare le donne e i bambini.

Tutti hanno diritto a un ambiente sano

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’ambiente pulito, sano e sostenibile come diritto umano: un passo di importanza cruciale, frutto dell’impegno degli Stati membri sulle questioni ambientali in collaborazione con le associazioni nazionali per i diritti umani, la società civile, le istituzioni e il mondo economico.

«Il riconoscimento del diritto a un ambiente sano è un messaggio per un miliardo di bambini ad altissimo rischio di impatto di un clima mutato: un ambiente sano è un diritto. Nessuno può portarti via la natura, l’aria e l’acqua pulite, il clima stabile e il clima», ha dichiarato Inger Andersen, Executive Director di UNEP.

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UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) e OHCHR (Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani) hanno preparato una guida (What is the right to a healthy environment?) per delineare i ruoli delle diverse parti interessate nel promuovere la realizzazione del diritto e per stimolare lo slancio ad agire in difesa dell’ambiente.

Per realizzare l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile si deve partire dall’ambiente, perché il degrado ambientale minaccia la capacità dei paesi di conseguire uno sviluppo sostenibile e incentrato sulle persone.

Mettere i diritti al centro della crisi globale

Mettere i diritti al centro della triplice crisi planetaria – cambiamento climatico, perdita di biodiversità, inquinamento – è un imperativo per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Inserire l’ambiente pulito come diritto umano rafforza anche la lotta dei cittadini per la protezione ambientale: ad esempio, nelle cause intentate alle aziende per i danni all’ambiente saranno considerati anche i diritti umani, il che può essere un elemento in più per convincere le aziende a rispettare l’ambiente.

L’adozione della risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU sul diritto a un ambiente sano, nonché il suo riconoscimento e la sua inclusione nei quadri giuridici nazionali rappresentano l’inizio dell’azione necessaria per garantire l’effettivo godimento di tale diritto da parte di tutti.

Un fattore di trasformazione della società

La protezione ambientale fondata sui diritti umani responsabilizza tutti gli attori coinvolti in termini di diritti e doveri e può essere un fattore trainante di trasformazione della società.

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Il futuro dipenderà dal modo in cui gli Stati e le altre parti interessate, come le imprese, risponderanno e si conformeranno a livello nazionale, regionale e internazionale.

L’ONU si impegna a sostenere gli Stati nell’accelerare l’attuazione del diritto a un ambiente sano attraverso azioni di sensibilizzazione, assistenza tecnica e servizi di consulenza, formazione, monitoraggio, identificazione delle opportunità per l’integrazione interdisciplinare del diritto a un ambiente sano.

Grande attenzione sarà posta anche in settori quali il finanziamento dello sviluppo sostenibile, il controllo dell’inquinamento, la lotta alla corruzione, il sostegno ai difensori dell’ambiente.