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Un italiano tra i vincitori del premio Goldman per l’ambiente

Rossano Ercolini(Rinnovabili.it) – Maestro elementare a Capannori, 58 anni, fondatore del movimento “Rifiuti Zero”: è Rossano Ercolini ed ha vinto il prestigioso premio ambientale Goldman 2013. Il “Nobel dell’ambiente”, assegnato ieri presso la San Francisco Opera House, viene riconosciuto ogni anno a sei attivisti appartenenti a diverse aree geografiche del pianeta, che si sono distinti per il loro impegno quotidiano in difesa dell’ambiente.

Fu la proposta della realizzazione di un inceneritore a meno di tre chilometri dalla scuola dove insegnava a far scattare ad Ercolini la molla per un impegno “green”. Era il 1994 quando il maestro elementare si assunse la responsabilità di “proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità sui rischi dell’inceneritore e sulle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti”, si legge nelle motivazioni della giuria del Goldman prize.

 

Ercolini aveva in particolare sentito parlare di città come San Francisco, impegnate con successo ad eliminare gli sprechi grazie ad una raccolta differenziata spinta. Da quel momento iniziò ad insegnare ai suoi studenti come riciclare la carta e sostituire le bottiglie e posate di plastica della mensa scolastica con stoviglie riutilizzabili. Non solo, il suo impegno lo spinse ad organizzare riunioni con i cittadini per mostrare come differenziare i rifiuti ed utilizzare gli scarti alimentari per il compostaggio.

I suoi sforzi furono ripagati dalla revoca del progetto di costruzione dell’inceneritore a Capannori e dall’assunzione del compito di sviluppare un piano di gestione dei rifiuti alternativo. Grazie all’associazione «Rifiuti Zero» creata dallo stesso Ercolini, 117 Comuni italiani si sono uniti a Capannori nell’adottare l’obiettivo di riduzione dei rifiuti e ben 40 inceneritori sono stati demoliti o spenti. L’impegno del maestro elementare ha segnato l’inizio di una rete “Rifiuti Zero” che interessa ormai tutta l’Europa, in particolare con Inghilterra, Estonia, Spagna e Danimarca che seguono l’esempio italiano.

 

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