Presentato oggi a Palazzo Lombardia il Rapporto sullo stato dell'ambiente relativo agli anni 2010/2011
In Lombardia le emissioni inquinanti pro capite sono fra le più basse d’Europa e, nel complesso, le condizioni ambientali stanno migliorando nei loro diversi aspetti; ovviamente rimangono ancora criticità da superare. Questo il quadro generale che emerge dalla presentazione del Rapporto sullo stato dell’ambiente relativo agli anni 2010/2011 presentato a Palazzo Lombardia, cui è intervenuto il presidente della Regione Roberto Formigoni. Giunto alla X edizione, il “compendio” è stato costruito su 7 macro-aree: aria; acqua; agenti fisici; suolo, idrometeorologia, biodiversità e rifiuti. Per ciascuna di esse sono stati analizzati i dati più salienti riguardo alla situazione attuale e alle tendenze in corso e sono state formulate le relative considerazioni sulle possibili relazioni di causa effetto tra i diversi fenomeni, evidenziandone, nel caso, le criticità.
UN COMPENDIO INDISPENSABILE – Un lavoro certosino, che permette di spiegare a un pubblico ampio, di esperti del settore e non, gli effetti della situazione socio-economica e istituzionale del territorio sulla qualità dell’ambiente. “Arpa – ha spiegato Formigoni – ha scattato una fotografia complessivamente più bella della Lombardia, certo non priva di criticità, ma sarebbe miope non vedere come le condizioni ambientali stiano migliorando nei loro diversi aspetti e questa è una buona notizia per tutti”.
EMISSIONI INQUINANTI? QUI LE PIÙ BASSE D’EUROPA – Negli ultimi 5 anni i valori dei principali inquinanti atmosferici sono scesi: biossido di zolfo -50 per cento, biossido di azoto -20 per cento, monossido di carbonio -60 per cento. Anche il valore della concentrazione delle polveri sottili (PM10 e inferiori), ha subìto – al netto delle fluttuazioni legate alla variabilità meteoclimatica – un decremento di vari punti percentuali rispetto ai valori dei primi anni del 2000. Un altro esempio interessante è quello relativo al crollo (-40 per cento) delle emissioni degli ossidi di azoto (NOX) delle centrali termoelettriche. “Questo significa – ha sintetizzato Formigoni – che le misure strutturali permanenti che abbiamo messo in campo hanno confermato la loro validità”. Non è di poco conto infatti che, in termini di emissioni inquinanti, la Lombardia è leader in Europa “risultato raggiunto anche grazie ai numerosi provvedimenti che abbiamo intrapreso attraverso lo stanziamento, negli ultimi 10 anni, di circa 900 milioni di euro”. Incentivi che sono andati di pari passo con il varo di misure innovative come la termoregolazione e la contabilizzazione del calore o l’introduzione del bollino blu per le caldaie.