Inverno caldo e primavera precoce: anche lo stretto di Bering, che divide Alaska e Russia, insolitamente libero dai ghiacci già a marzo
(Rinnovabili.it) – Disgelo record in Alaska: la regione artica statunitense sta registrando un altissimo numero di corsi d’acqua liberi da ghiacci, fenomeno inusuale in questo periodo dell’anno.
Per la prima volta in 102 anni, la tradizionale struttura in legno montata sul fiume Tanana, nella città di Nenana, storico riferimento della tenuta del ghiaccio in Alaska, è affondato già a metà aprile, la scorsa domenica per precisione. I record precedenti risalivano al 1940 e al 1998, quando la struttura provvisoria era sprofondata nel fiume il 20 aprile.
Anche nella città di Bethel si registra un nuovo record di disgelo: il ghiaccio sul fiume Kuskokwin è ormai impraticabile da venerdì scorso (12 aprile) scalzando il precedente primato del 2016 quando la superficie aveva cominciato a rompersi solo il 20 aprile.
Secondo il Servizio Meteo Nazionale, si tratta del più anticipato disgelo negli ultimi 92 anni: i dati diffusi dall’Ente governativo registrano in generale almeno una settimana di anticipo per buona parte dei fiumi dell’Alaska rispetto alle medie degli anni ’60.
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Record in collegamento con uno degl’inverni più caldi appena terminati nella Regione. Sotto speciale osservazione è finito anche il Mare di Bering, lo stretto che separa Alaska e Russia, già a fine marzo insolitamente libero dal ghiaccio.
Una situazione che dimostra quanto rapidamente si stia scaldando la regione artica e che potrebbe mettere a rischio i normali ritmi di sopravvivenza delle popolazioni locali: i fiumi ghiacciati, in Alaska, rappresentano, infatti, i principali canali di spostamento e di collegamento tra gli abitanti. Una volta avviato il disgelo, l’unica via per percorrere grandi distanze diventano i piccoli aerei tipici della regione, il cui utilizzo è molto più costoso. Tra marzo e aprile, generalmente, si entra nel vivo della stagione della pesca sul ghiaccio, una delle principali risorse di cibo in Alaska.
Già a marzo, le condizioni del fiume Kuskoskwim erano paragonabili a quelle che generalmente si hanno a maggio inoltrato: il disgelo precoce di questo grande fiume artico ha causato la morte di diversi incidenti in cui 4 conducenti di motoslitte sono deceduti a causa del cedimento del ghiaccio.
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