Circa 300 i partecipanti al contest lanciato da WWF e Agriturismo.it per mettere in evidenzia le realtà italiane più virtuose, attente all'ambiente e all'ospitalità
Grazie all’iniziativa, che ha coinvolto circa 300 strutture in tutta Italia, è stato possibile evidenziare le pratiche green più diffuse negli agriturismi d’Italia tra cui la vendita diretta di prodotti freschi e trasformati a km 0 (85%), la riduzione delle emissioni inquinanti nella gestione delle pratiche agricole (83%) oltre alla realizzazione di infrastrutture verdi (76%) e la coltivazione biologica dei prodotti (67%).
Biodiversità, utilizzo razionale delle risorse idriche e lotta ai cambiamenti climatici le tre aree prese in considerazione per valutare le strutturevche hanno partecipato alla competizione. “Queste tre aree di intervento – sottolinea Roberto Furlani responsabile dell’Ufficio Turismo del WWF – sono coerenti con gli indirizzi ambientali della futura PAC (Politica Agricola Comune), la riforma delle politiche agricole della Commissione europea che entrerà in vigore nel 2013. La qualità ambientale è uno dei fattori che più incidono nella scelta di dove passare le vacanze. Una azienda agricola multifunzionale, con le sue scelte operative, può incidere quindi positivamente sulla integrità e l’attrattività del territorio in cui è presente”.
“Le bellezze naturalistiche e paesaggistiche sono il primo motivo di scelta di una meta turistica. Un’agricoltura sostenibile e un turismo responsabile sono alla base della difesa di ambiente e paesaggio, visti non solo come patrimonio ma anche come fattore di sviluppo – spiega Fabrizio Begossi, Product Manager di Agriturismo.it – Per questo vogliamo tenere alta l’attenzione sul tema della sostenibilità ambientale”.