Il Programma ambientale delle Nazioni Unite e il governo afghano hanno lanciato la prima iniziativa nella storia del paese nella lotta contro il cambiamento climatico
Il progetto si propone di operare nelle comunità più vulnerabili ‘puntellando’ la capacità delle istituzioni afgane d’affrontare autonomamente i rischi provocati dai cambiamenti del clima. Un’azione necessaria se si considera come si tratti d’un Paese dove le catastrofi e gli eventi meteo estremi – tra cui siccità, tempeste di sabbia, e rigidi inverni – hanno influenzato oltre 6,7 milioni di persone dal 1998. Il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) collaborerà direttamente con l’Agenzia Nazionale per la protezione dell’ambiente (NEPA) sfruttando i finanziamenti provenienti dal Fondo mondiale per l’ambiente (Global Environmental Facility, GEF) è il meccanismo di finanziamento delle principali convenzioni nel settore ambientale, approvate in occasione del Vertice di Rio. Gli interventi dell’iniziativa si concentreranno sulla gestione delle acque e dei bacini idrografici, sul miglioramento dei sistemi agro-forestali e pastorali, accanto ad una componente di formazione e sensibilizzazione.
“Il governo dell’Afghanistan sta mostrando un notevole impegno a lavorare con le comunità per un approccio orizzontale che affronti i cambiamenti climatici nel paese”, ha commentato il Coordinatore delle Nazioni Unite in Afghanistan, Michael Keating, in occasione del lancio dell’iniziativa, che si è tenuto a Bamiyan, 200 km a ovest della capitale, Kabul. “Accogliamo con favore anche la possibilità di aiutare le istituzioni afgane ad affrontare meglio gli shock e i pericoli ambientali, e ad aumentare la resilienza”.