(Rinnovabili.it) – Il riciclo di piatti, bicchieri e posate di plastica in Italia è ancora relativamente giovane. E’ solo dal primo maggio del 2012 infatti che per le stoviglie usa e getta si sono aperti i cassonetti della differenziata. Il merito è non tanto dei progressi tecnologici raggiunti nel campo del recupero dei polimeri, quanto piuttosto di una banale questione burocratica: la data sopracitata segna infatti il passaggio di questi utensili in plastica nella categoria “imballaggio”, con conseguente assegnazione del contributo ambientale da pagare al Consorzio Nazionale Imballaggi per il loro riciclo. Si tratta di una precisazione fondamentale, dal momento che le plastiche eterogenee che compongono piatti e posate non possono ancora contare su una filiera di recupero su scala nazionale. Il loro destino in molti casi è quello d’essere trasformate in combustibile.
C’è chi però non ha intenzione di attendere l’avanzamento tecnologico – come quello che in questi anni ha contraddistinto REVET, azienda di trattamento che in Toscana ha avviato alcuni progetti di riuso delle plastiche miste – ed è pronto a dire addio alla plastica di origine fossile fin da ora. E’ il caso del Comune di Milano, divenuto la prima città italiana a mettere al bando le tradizionali stoviglie di plastica a favore di un servizio di refezione scolastica ecologicamente responsabile al 100%.
A partire da questo settembre infatti i piatti e i bicchieri usati per servire i pasti agli alunni degli istituti d’infanzia, primari e secondari della città saranno tutti in materiale biodegradabile e compostabile. In realtà l’introduzione di stoviglie “ecologiche” è iniziata nel gennaio 2015, con la sostituzione graduale di tutti i piatti delle scuole primarie e secondarie. “Sono bastati meno di due anni e il risultato, sulle tavole dei bambini, è stato conseguito – dichiara Gabriella Iacono, Amministratore unico di Milano Ristorazione – con il prossimo autunno si completerà l’azzeramento delle stoviglie in plastica ancora presenti nei refettori di Milano”. Questa azione virtuosa determinerà un’ulteriore e definitiva drastica diminuzione del consumo di plastica nelle mense scolastiche milanesi: più di 12,3 milioni di bicchieri, 8,5 milioni di piatti e 5 milioni di coppette, il tutto per più di 200 mila kg di plastica.