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Adattamento ai cambiamenti climatici, al via la discussione italiana

Promosso un tavolo di incontro/lavoro con l’obiettivo di offrire soluzioni nell’ambito delle strategie di adattamento che possano metterci al riparo dalle inevitabili conseguenze dovute ai cambiamenti climatici

dAdattamento ai cambiamenti climatici, al via la discussione italiana(Rinnovabili.it) – Gli effetti degli stravolgimenti climatici si stanno facendo sentire ormai da tempo. Ecco perché a livello di politiche e strategie energetico-climatiche una delle parole d’ordine che sentirete sempre più spesso è adattamento. Adattamento non solo nel senso di protezione contro gli impatti negativi del global warming, ma anche come la creazione di una maggiore flessibilità al cambiamento, un percorso preciso da portare avanti nel contesto di una società in continua evoluzione. Anche l’Italia è chiamata a rispondere a questa duplice sfida ed  un primo passo verrà compiuto il prossimo 15 aprile, quando politici ed esperti si incontreranno per mettere a punto una strategia italiana per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

 

L’iniziativa, che darà vita ad un  tavolo di incontro/lavoro per offrire soluzioni valide ed attuabili, è promossa da Francesco Rutelli con la sua Fondazione Centro per un Futuro Sostenibile. “Non si possono affrontare le sfide dei cambiamenti climatici – spiega Rutelli – oscillando tra sensazionalismo e scetticismo. Occorrono risposte di governo credibili. E occorrono anche in Italia, per gli impatti che già vediamo nei nostri territori”.

 

Sette anni dopo l’ultimo rapporto, l’IPCC ha rilevato “Le nuove evidenze scientifiche sui cambiamenti climatici: i rischi, e le politiche di adattamento in Italia”, è questo infatti il titolo dell’incontro al quale parteciperà anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Sul piano nazionale – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Gallettiè in corso di predisposizione la ‘Strategia Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici’. Un percorso complesso, avviato con una consultazione pubblica che si è chiusa nel gennaio scorso e che per essere attuata richiede interventi articolati su più livelli e la dislocazione di adeguate risorse finanziarie. Interventi urgenti e necessari che rappresentano uno degli asset principali dei mio impegno di ministro dell’ambiente”.