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Action Aid, Care, Wwf: è ora di “Affrontare la realtà sul clima”

Le tre ONG chiedono la creazione di un meccanismo internazionale di ‘perdite e danni’ che fornisca finanziamenti per riparare gli effetti del climate change a cui non ci si può adattare

Action Aid, Care, Wwf: è ora di

 

(Rinnovabili.it) – Perdere terreno sulla questione climatica significa perdere vite umane. E’ quanto ricorda al  mondo, ma soprattutto alle Parti della Conferenza Onu sul clima, il rapporto Tackling the Climate Reality pubblicato da ActionAid, CARE e il WWF. Nel documento le tre organizzazioni chiedono di concretizzare la proposta avanzata a Cancun nel 2010 di creare un meccanismo internazionale di ‘loss and damage’ ovvero un sistema per affrontare il tema dei danni e delle perdite associate ai cambiamenti climatici. In progressi dei negoziatori in questo senso sono stati lenti e si è dovuto aspettare la COP18 di Doha per poter vedere la proposta messa nera su bianco.

 

“Abbiamo bisogno di stabilire il meccanismo internazionale qui a Varsavia per affrontare le sfide senza precedenti che ci stiamo  trovando di fronte. Il meccanismo deve non solo fornire finanziamenti per riparare gli effetti del cambiamento climatico a cui non ci si può adattare. Si tratta anche di generare conoscenza e di trovare nuovi modi per far fronte a perdite non solo economiche  come la perdita di biodiversità, la conoscenza dei popoli indigeni, la mobilità umana, il patrimonio culturale, i luoghi di sepoltura ancestrali  e così via”, ha detto Harjeet Singh  di ActionAid. “Il rapporto sottolinea il dovere morale e l’obbligo giuridico dei paesi sviluppati a contribuire ad affrontare la realtà del clima”.

 

Le ONG sono preoccupate per la mancanza di concertazione adottata fino ad oggi dai paesi sviluppati per affrontare il cambiamento climatico e chiedono oggi ai governi riuniti a Varsavia di stabilire un meccanismo internazionale per contribuire ad affrontare le perdite e ai danni  legati al clima attraverso un organismo dedicato, e prevedendo inoltre di stabilire la operatività di tale meccanismo internazionale alla COP21 in Francia nel 2015.

 

“Coloro che sono i più responsabili devono assumere il ruolo di guida, invece di comportarsi come se avessimo ancora decenni per agire –  ha aggiunto Sandeep Chamling Rai, senior advisor Adaptation Policy WWF – Non abbiamo tempo da perdere”.