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Sarà in Italia il X Forum Mondiale sull’Acqua?

L’Italia si candida a ospitare il X Forum Mondiale sull’Acqua, occasione per riflettere sulle strategie da attuare per garantire a tutti la disponibilità di acqua pulita e la sua gestione sostenibile

X Forum Mondiale sull'Acqua
Foto di rony michaud da Pixabay

Il X Forum Mondiale sull’Acqua e l’Agenda 2030

(Rinnovabili.it) – Sarà l’Italia a ospitare il X Forum Mondiale sull’Acqua nel 2024? L’AWA, la Fondazione Mondiale degli Agronomi, sostiene la candidatura dell’Italia ed è entrata nel Comitato promotore Italy Water Forum 2024. Il X Forum Mondiale sull’Acqua offre l’occasione per riflettere sulle strategie da attuare per garantire a tutti la disponibilità di acqua pulita e la sua gestione sostenibile. L’acqua è un bene primario la cui disponibilità deve essere un diritto di tutti come quello alla salute, ma purtroppo questo diritto è ancora negato a molti. 

L’edizione precedente del Forum Mondiale sull’Acqua – che ha cadenza triennale – si era svolta a Brasilia nel 2018; la successiva si svolgerà a Dakar nel 2022 (è stata rimandata di un anno a causa della pandemia).

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Uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il Goal 6, è di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Aumentare l’efficienza idrica, attuare una gestione integrata delle risorse idriche e proteggere gli ecosistemi legati all’acqua sono parte di un traguardo complesso ma non impossibile da raggiungere.

Andrea Sisti, presidente di WAA-World Association of Agronomists, sottolinea come il mondo dell’agricoltura sia in prima fila nell’individuare sistemi di razionalizzazione e risparmio idrico grazie a tecniche innovative: «Ridurre lo spreco di acqua è uno dei temi centrali dell’innovazione nella produzione agricola dei prossimi dieci anni». La gestione delle risorse idriche nella produzione agricola è un problema di interesse globale che va a incidere sulle condizioni socio-economiche delle comunità rurali, e sarà uno dei temi al centro del X Forum Mondiale sull’Acqua nel 2024. «Pertanto la ricerca e l’innovazione devono convergere su sistemi agroecologici resilienti attraverso l’impiego di colture meno esigenti in fatto di consumo di acqua, diversificazioni e rotazioni colturali e favorire l’accumulo dell’acqua per limitare fenomeni erosivi dovuti alla concentrazione delle piogge brevi periodi dell’anno», ha dichiarato Sisti.

La vulnerabilità dell’agricoltura

L’agricoltura è particolarmente vulnerabile all’impatto dei cambiamenti climatici, pertanto definire azioni volte mitigarne gli effetti e contemporaneamente aumentare il grado di resilienza del comparto agroalimentare sono due facce della stessa medaglia. Tra le azioni di contrasto al cambiamento climatico, l’aumento della superficie forestale svolge un’importante funzione di riequilibrio trattenendo e assorbendo l’anidride carbonica. L’agricoltura ha bisogno di tecniche colturali che preservino le sostanze organiche dei terreni (come la rotazione delle colture), di sistemi innovativi che permettano la riduzione dell’uso di fertilizzanti e pesticidi, di una pianificazione dei sistemi di stoccaggio e distribuzione dell’acqua: temi chiave sui quali concorda anche il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

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«Alla candidatura dell’Italia a sede del prossimo Forum Mondiale sull’Acqua si è dichiarato favorevole anche il Governo Draghi», ha affermato Endro Martini, geologo e presidente di Italy Water Forum 2024. L’Italia vorrebbe che al Forum Mondiale sull’Acqua si arrivasse alla firma della Carta del Rinascimento dell’Acqua quasi a segnare un punto di svolta nella consapevolezza che il problema dell’acqua riguarda l’umanità intera: lavorare insieme per garantirne l’accesso a più persone possibile rappresenta un simbolo di rinascita del Pianeta.