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Water Convention: Clini aprirà la tre giorni sull’acqua

Clini aprirà la prossima edizione della Convenzione annunciando la presidenza italiana per il prossimo triennio

(Rinnovabili.it) – Sarà il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ad aprire la “Water Convention” dell’Unece (United Nations Economic Commission for Europe). L’evento, che si terrà a Roma dal 28 al 30 novembre presso la Camera dei Deputati, è nato per promuovere la cooperazione mondiale transfrontaliera sull’acqua ed è ormai giunto alla sesta edizione della Convenzione Unece sulla protezione e l’uso dei corsi d’acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali.

 

Ad aprire i lavori della tre giorni lo stesso ministro Clini e il presidente della Camera Gianfranco Fini che inaugureranno la conferenza che vedrà la presenza di oltre 300 rappresentanti di oltre 60 paesi che faranno il punto su quanto ottenuto negli ultimi tre anni di ricerca e cosa si tenterà di fare nel triennio 2013-2015, quando sarà l’Italia ad avere la presenza della Convenzione. Novità della sessione sarà trasformare la Convenzione da regionale a globale, permettendo così ai paesi extraeuropei l’adesione al trattato oltre che continuare ad approfondire il legame tra la gestione e la protezione dei corpi idrici e tra i cambiamenti climatici e gli eventi estremi.

 

Gli obiettivi della Convenzione sono:

  • Protezione delle acque transfrontaliere per prevenire, controllare e ridurre gli impatti
  • Gestione razionale delle acque transfrontaliere
  • Uso equo e sostenibile delle acque transfrontaliere e prevenzione dei conflitti
  • Conservazione e ripristino degli ecosistemi

 

Le parti che finora hanno aderito alla Convenzione sono, oltre all’Italia:

Albania, Austria, Azerbaijan, Bielorussia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Unione europea, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Kazakistan, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Moldavia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Uzbekistan.