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UE: l’85% dei siti di balneazione è eccellente

La qualità europea delle acque è notevolmente migliorata negli ultimi 40 anni, grazie alla drastica riduzione delle acque non trattate o parzialmente trattate che finiscono nei siti di balneazione.

Siti di balneazione
Credits: Foundry Co da Pixabay

L’AEA ha monitorato 22.295 siti di balneazione mostrando l’efficacia delle direttive UE

(Rinnovabili.it) – Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), quest’anno la qualità dei siti di balneazione europei rimane elevata. Infatti, poco meno dell’85% delle acque monitorate nell’eurozona nel corso 2019 soddisfano standard di eccellenza secondo i più rigorosi criteri di qualità stabiliti dall’Unione Europea

Quasi tutti i 22.295 siti di balneazione monitorati l’anno scorso in Europa (di cui 21.981 erano nell’allora Stato membro UE, il Regno Unito) soddisfacevano i requisiti minimi di qualità. Anche l’Albania e la Svizzera hanno monitorato e riferito sulla qualità delle loro acque e i dati sono inclusi nella valutazione.

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I risultati specifici hanno mostrato solo lievi cali nei siti di balneazioni che soddisfano normalmente i più elevati standard “eccellenti” o i requisiti minimi “sufficienti” di qualità stabiliti nella direttiva UE. I siti “eccellenti” in tutta Europa si attestavano all’85%. Quelli che soddisfano la condizione minima “sufficiente” si attestano al 95%. Il report ha anche messo in luce che la qualità dei siti costieri è migliore di quelli situati nell’entroterra.

Il numero complessivo di siti “poveri” è stato pari all’1,3%. Tale cifra non è molto variata dal 2013, quando era pari al 2%, riflettendo comunque dei miglioramenti a lungo termine della qualità dei siti di balneazione in Europa. Infatti, la qualità europea delle acque è notevolmente migliorata negli ultimi 40 anni. Il monitoraggio e la gestione efficaci introdotti dalla direttiva UE, combinati con altre normative ambientali (come quella sul trattamento delle acque reflue urbane), hanno portato a una drastica riduzione delle acque non trattate o parzialmente trattate che finiscono nei siti di balneazione.

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Insieme al rapporto, l’AEA ha pubblicato una mappa interattiva aggiornata che mostra le prestazioni di ciascun sito di balneazione. A questo proposito, Virginijus Sinkevičius, commissario responsabile per l’ambiente, la pesca e gli oceani, ha dichiarato: “L’acqua di balneazione pulita viene generalmente considerata come un dono, ma in realtà è uno dei risultati collettivi europei. È il risultato del duro lavoro di molte persone per molti anni”.

Nei prossimi mesi, la Commissione Europea intende avviare una valutazione della direttiva sulle acque di balneazione con l’intenzione di analizzarne l’implementazione e decidere se adottare ulteriori iniziative per migliorarne il funzionamento.