La siccità nel Nord Italia resterà più pronunciata sul settore centrale dell’arco alpino
(Rinnovabili.it) – La siccità nel Nord Italia durerà almeno fino a novembre. Anche se l’autunno non sarà pesante come l’estate e vedremo segnali di miglioramento. Lo afferma il monitoraggio mensile del Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea. Che prolunga il periodo di sofferenza per il Belpaese: a fine luglio la carenza idrica era data per certa solo fino a settembre.
Le previsioni UE per la siccità nel Nord Italia
Il bollettino continua a segnalare massimo allarme per il settore occidentale dell’Europa mediterranea. Ma i segnali di sollievo saranno più evidenti sull’arco alpino e nella pianura padana. “Condizioni meteorologiche più secche del normale sono previste solo sulla Spagna occidentale, sul Portogallo orientale e lungo la costa croata. Condizioni di siccità meno gravi sono previste sulle Alpi”, spiega il JRC, che colora di arancio (appena un gradino sotto il grado massimo di allarme siccità) solo il settore alpino centrale. Su gran parte della penisola, invece, sono previste precipitazioni nella norma. Al sud, in particolare su parte di Calabria e Sicilia, il centro di ricerca in-house della Commissione prevede piogge più consistenti del normale fino a ottobre.
Il resto del continente riceverà precipitazioni, anche se non sufficienti a invertire del tutto la rotta. “Per la maggior parte dell’Europa, dopo una lunga sequenza di previsioni insolitamente secche, si prevedono condizioni vicine alla normalità da agosto a ottobre 2022. Questo potrebbe non essere sufficiente per recuperare completamente il deficit accumulato in più di metà anno, ma allevierà le condizioni critiche di molte regioni europee e delle regioni colpite”, recita il bollettino di agosto.
La pubblicazione europea conferma le dichiarazioni di questi giorni di Anbi e Adbpo sull’impatto delle precipitazioni nella seconda metà di agosto. La siccità nel Nord Italia resta al grado massimo, anche se c’è un miglioramento generale delle condizioni idrologiche, la portata del Po è tornata a salire per la prima volta da quest’estate e il cuneo salino è diminuito.