Rinnovabili • Siccità in Nord Italia: Anbi, è la fine dell’abbondanza idrica Rinnovabili • Siccità in Nord Italia: Anbi, è la fine dell’abbondanza idrica

Siccità in Piemonte e Lombardia, il 6,5% dei Comuni ricorre già alle autobotti

Situazione particolarmente critica nel Cuneese, nel VCO e nel Biellese. In queste aree del Piemonte, rispetto a 1 mese fa, salgono da 7 a 19 i Comuni con il massimo livello di severità idrica

Siccità in Nord Italia: Anbi, è la fine dell’abbondanza idrica
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“Desta particolare preoccupazione” per i prossimi mesi la siccità in Piemonte e Lombardia

(Rinnovabili.it) – Già a inizio marzo, il deficit idrico e nivologico registrato in gran parte del Nord desta “particolare preoccupazione per i prossimi mesi”. È soprattutto la siccità in Piemonte e Lombardia a mettere sul chi vive l’Osservatorio dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdbPo).

Cuneese, VCO e Biellese già con le autobotti

Situazione particolarmente critica nel Cuneese, nel VCO e nel Biellese. In queste aree del Piemonte, rispetto a 1 mese fa, salgono da 7 a 19 i Comuni con il massimo livello di severità idrica. Si tratta di Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Demonte (CN), Moiola (CN), Roccabruna (CN), Macra (CN), Isasca (CN), Venasca (CN), Brossasco (CN), Melle (CN), Peveragno (CN), Perlo (CN). In questi Comuni ci sono “criticità su parte significativa dell’abitato e che si provvede a integrare i serbatoi dei gestori con autobotti”.

In tutto, in più del 6% dei Comuni, la siccità in Piemonte e Lombardia sta già costringendo a ricorrere alle autobotti. Oltre ai 19 paesi più colpiti ci ne sono altri 141 con una severità idrica di livello 2, cioè media, dove si riscontrano criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili e si deve ricorrere al riempimento dei serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori.

“Le precipitazioni scarseggiano notevolmente e il caso del Piemonte è il più emblematico con il dato ufficiale di Arpa Piemonte che conferma una anomalia delle piogge fino a -85% esclusa l’area del Cuneese, dove qualche nevicata ha ristorato leggermente il comprensorio sotteso”, scrive l’AdbPo.

Il Po resta in sofferenza “ad uno stato di media o estrema gravità” lungo tutta l’asta con qualche eccezione in Emilia-Romagna. All’altezza di Torino la portata è di appena 26 metri cubi al secondo (m3/s), a Piacenza 279 m3/s, a Pontelagoscuro 568 m3/s.