L’invenzione potrebbe aiutare a produrre acqua dall’aria in comunità remote e distanti dalle sorgenti
(Rinnovabili.it) – Dalla Northumbria University arriva una nuova invenzione per produrre acqua dall’aria in maniera efficiente e durevole. Si chiama Solar2Water ed è una unità portatile per la generazione di acqua potabile basata sul fotovoltaico. Dall’ateneo britannico, presto potrebbe essere distribuita alle comunità rurali in luoghi remoti e distanti da sorgenti.
Oltretutto, secondo quanto dichiarano gli inventori, non occorrerebbero conoscenze specifiche per montarla. Solar2Water supera i limiti operativi dei tradizionali generatori d’acqua atmosferica: è in grado di produrre una quantità costante di acqua, indipendentemente dall’umidità dell’aria, e di generarne il doppio utilizzando la stessa quantità di energia. Funziona solo con l’energia solare, perciò è dotata di due pannelli fotovoltaici che si aprono ai lati.
Perché è importante produrre acqua dall’aria
Solar2Water è dotata anche di batterie che accumulano energia durante il giorno e la rilasciano di notte. Ciò consente il funzionamento della stazione 24 ore su 24. La sua robusta costruzione meccanica, promette l’Università britannica, significa che può essere utilizzata in qualsiasi ambiente. I ricercatori hanno in mente un suo uso in zone disastrate, ospedali da campo, uffici, campi profughi, campi militari e comunità remote dove non c’è connessione alla rete o disponibilità di acqua nelle vicinanze.
Secondo le Nazioni Unite, una persona su tre nel mondo vive ancora senza accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. E il problema sta peggiorando con il cambiamento climatico, i conflitti e la crescita della popolazione globale. Questa mancanza di accesso all’acqua espone le comunità a numerose malattie, con oltre 800 mila decessi ogni anno. Solar2Water vuole fare la sua piccola parte in questo scenario preoccupante. Il progetto pilota sviluppato dall’Università è in grado di produrre acqua a sufficienza per tre o quattro famiglie, cioè 15-20 litri al giorno. Il team però ha in programma di aumentare la capacità di produzione a 50 litri al giorno. Il finanziamento ottenuto per creare il prototipo sta supportando lo scale-up e la commercializzazione di Solar2Water, con l’obiettivo di lanciare una società derivata dall’università che potrebbe produrre in serie le unità da commercializzare.