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Innovazione idrica, le nuove frontiere per ABB Energy Industries

L’azienda ha presentato ad Ecomondo nuove soluzioni all’avanguardia, tra cui ABB Ability™ OPTIMAX, piattaforma di energy management dedicata ai settori della distribuzione idrica e depurazione di acque reflue

Innovazione idrica, le nuove frontiere per ABB Energy Industries

Alla fiera Ecomondo 2024 di Rimini ABB ha presentato soluzioni innovative per il Settore Water. Ne abbiamo parlato con Michele Ceccarello, Digital Sales Lead di ABB Energy Industries.

Partiamo da qui: quali settori industriali copre la divisione Energy Industries di ABB e come supporta i suoi clienti?

La divisione Energy Industries di ABB offre soluzioni per l’automazione, l’elettrificazione e la digitalizzazione industriale principalmente per i settori dell’energia e dell’acqua. Con le nostre soluzioni supportiamo i nostri clienti a migliorare le prestazioni e l’ottimizzazione dei processi, per un futuro più sostenibile ed efficiente nell’utilizzo delle risorse.

Qual è la soluzione più rilevante presentata da ABB Energy Industries a Ecomondo 2024?

Sicuramente ABB Ability™ OPTIMAX, la nostra soluzione di energy management dedicata ai settori della distribuzione idrica e depurazione di acque reflue. Si tratta di una soluzione che supporta gli operatori a ridurre sensibilmente il consumo di energia in questo tipo di impianti.

In cosa consiste questa soluzione?

ABB Ability™ OPTIMAX è una piattaforma software interoperabile con qualsiasi sistema di automazione esistente che permette di monitorare in continuo gli impianti di distribuzione idrica e di trattamento acque reflue. La soluzione fornisce in tempo reale dati a supporto delle decisioni e riduce a zero i tempi di reporting.

Con la nostra soluzione gli operatori possono analizzare in modo rapido e semplice i flussi energetici per identificare le aree di miglioramento e individuare il potenziale di risparmio energetico di tutte le parti di impianto contribuendo in questo modo a individuare inefficienze o anomalie nei consumi energetici. Grazie al controllo coordinato e al monitoraggio di più asset può aiutare a definire strategie di risparmio energetico che permettono di ridurre il consumo di energia aumentando l’efficienza degli impianti.

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Michele Ceccarello

In che modo OPTIMAX ottimizza l’energia nel processo di trattamento delle acque reflue?

OPTIMAX applica un controllo e un monitoraggio continuo e in tempo reale al fine di ottimizzare i diversi tipi di energia disponibili in ogni fase del processo. La soluzione prevede un’ottimizzazione predittiva tenendo conto degli obiettivi, dei vincoli e degli scenari operativi e prezzi dell’energia aggiornati nel corso della giornata. Gli operatori saranno quindi in grado di pianificare in anticipo gli scambi competitivi con la rete o di sviluppare una strategia energetica circolare basata sulla disponibilità di energia rinnovabile rispetto alla domanda, per ridurre al minimo i costi energetici e le emissioni di CO2. La funzionalità di monitoraggio e reporting aiuterà infine a contestualizzare i dati e ad automatizzare le attività di reporting, aiutando anche a soddisfare i requisiti legali legati ad esempio all’ISO 50001.

Perché è importante avere visibilità del consumo energetico e delle emissioni e qual è l’impatto del consumo energetico sulle emissioni di gas serra?

Se consideriamo ad esempio il processo di trattamento delle acque reflue, a livello mondiale il suo consumo energetico ammonta a circa il 3% della produzione totale di energia e contribuisce per oltre l’1,5% alle emissioni globali di gas serra. Il beneficio di soluzioni come Optimax è l’abilitazione di un processo di ottimizzazione graduale che aiutando ad efficientare il processo aiuta anche a ridurre l’uso di sostanze chimiche con ulteriori benefici in termini di qualità e sostenibilità delle attività. Data la crescente attenzione agli obiettivi di sostenibilità legati agli impianti di trattamento delle acque reflue, è fondamentale avere visibilità del consumo energetico complessivo e delle emissioni. 

A tal proposito, l’Energy Transition Equation report pubblicato da ABB ha analizzato come, grazie a una maggiore integrazione di automazione e digitalizzazione, un impianto di depurazione di acque reflue per una popolazione di 300 mila abitanti potrebbe ridurre le emissioni di anidride carbonica di quasi 2.800 tonnellate all’anno.

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