Questo primo stralcio di finanziamenti PNIISSI riguarderà 19 Regioni. L’importo previsto per la realizzazione dei lavori supera i 917 milioni di euro

Via libera alla 1° tranche di finanziamenti per migliorare la gestione della risorsa idrica in Italia. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha sbloccato 954 milioni di euro, circa il 20% delle risorse già stanziate nell’ambito del PNIISSI, il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico.
Il ruolo del PNIISSI per la sicurezza dell’acqua in Italia
Il Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza nel Settore Idrico (PNIISSI) è uno strumento strategico di pianificazione per il miglioramento e la messa in sicurezza delle infrastrutture idriche in Italia.
Adottato nel dicembre 2024, prevede 418 interventi ammissibili per un valore di circa 12 miliardi di euro, oltre a 565 interventi già programmati per 5 miliardi di euro con fondi MIT.
Il Piano mira al potenziamento delle infrastrutture idriche, alla manutenzione straordinaria di serbatoi e reti idriche, e all’incremento della resilienza ai cambiamenti climatici.
Le risorse sono destinate a interventi su invasi, derivazioni, adduzioni e acquedotti, con priorità a progetti valutati secondo criteri economico-finanziari, ambientali e sociali.
Il PNIISSI si inserisce tra le riforme del PNRR, con l’obiettivo di semplificare la normativa e rafforzare la governance per una gestione più efficiente della risorsa idrica.
Finanziamenti PNIISSI, quasi 1 mld per migliorare la gestione della risorsa idrica
Questo primo stralcio di finanziamenti PNIISSI riguarderà 19 Regioni. L’importo previsto per la realizzazione dei lavori supera i 917 milioni di euro, mentre quello per la progettazione delle opere e degli interventi è pari a circa 36 milioni di euro.
Per la Toscana, recentemente colpita a più riprese da eventi estremi che hanno causato piene, alluvioni, disagi e danni, sono previsti 4 interventi per un totale di 41 milioni:
- interventi di miglioramento della diga Drove di Cepparello nel comune di Poggibonsi (Siena);
- adeguamento infrastrutture di adduzione dell’impianto dell’Anconella a Firenze;
- realizzazione di nuovo invaso a Gello (Pistoia);
- incremento della sicurezza della diga di Cerventosa nel comune di Cortona (Arezzo).
Sono 5 gli interventi per migliorare la gestione della risorsa idrica finanziati in Emilia-Romagna, altra regione messa ripetutamente in ginocchio negli ultimi anni da alluvioni e dissesto idro-geologico. L’importo totale arriva a 51 milioni che saranno destinati, tra le altre opere, anche alla riqualificazione del Canale Emiliano-Romagnolo per la parte a servizio dei territori sulla sponda sinistra del fiume Reno.
Nella Sicilia che ha vissuto una stagione di siccità estrema più lunga rispetto alla maggior parte del resto d’Italia sono destinati 94 milioni distribuiti su 6 interventi, tra cui:
- manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto, a Catania;
- lavori di adeguamento del sistema di tenuta e drenaggio della diga di Rosamarina e il miglioramento delle opere utili alla gestione dell’infrastruttura;
- interconnessione Diga Rubino con vasca di carico stazione di rilascio Castellaccio-Paceco, nel trapanese.