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Dissalatori e aiuti diretti, la strategia da 2,2 mld della Spagna contro l’emergenza siccità

Emergenza siccità: la Spagna vara misure per 2,2 mld
Il bacino di Sau, in Catalogna, uno dei più importanti della regione. Crediti: European Union, Copernicus Sentinel-2 imagery

Il caldo record di aprile ha acuito l’emergenza siccità nel paese iberico

(Rinnovabili.it) – Dissalatori, nuove condotte per le aree più colpite e aiuti diretti agli agricoltori. Sono le misure principali contenute nel maxi-provvedimento da 2,2 miliardi di euro approvato l’11 maggio da Madrid per affrontare l’emergenza siccità.

“La Spagna è abituata ad affrontare periodi di siccità, ma a causa dei cambiamenti climatici l’impatto è ora maggiore. Per far fronte a questa situazione è necessaria una pianificazione e un’assistenza a breve termine”, ha dichiarato la ministra per la Transizione ecologica, Teresa Ribera, dopo il CdM che ha varato il pacchetto.

I numeri della siccità in Spagna

Il pacchetto di aiuti è senza precedenti, anche per un paese come la Spagna più abituato di altri a far fronte alla carenza d’acqua. D’altronde, le condizioni climatiche sulla penisola iberica stanno determinando una fase di stress idrico estremamente intenso già in questa fase dell’anno.

Dal 1° ottobre 2022 a questa settimana, le precipitazioni in Spagna sono state – in media – il 27,5% inferiori alla norma. A marzo il deficit era del 36%, aprile è andato anche peggio: è stato il più caldo della storia del paese, complice un’ondata di calore molto precoce e intensa che ha infranto record di caldo soprattutto in sud. Le riserve idriche sul territorio segnano -48,9%, ancora più basse dei livelli dell’anno scorso quando la mancanza d’acqua era già stata acuta in tutto il paese.

Come affronta la Spagna l’emergenza siccità?

L’unica misura strutturale presente nel pacchetto varato dal CdM è rappresentata dall’installazione di nuovi impianti di dissalazione. Si tratta di una soluzione prevista anche dal Decreto Siccità varato dal governo italiano poche settimane fa. Ai dissalatori si affiancano degli interventi sempre di carattere strutturale ma più “leggeri” e di rapida attuazione, come l’espansione della rete idrica per raggiungere alcune delle aree più colpite dalla siccità. In particolare, il governo punta a rifornire sia il sud del paese, attorno a Siviglia (dove è in corso un’aspra polemica tra il governo centrale, socialista, e la coalizione di destra che governa l’Andalusia, sull’utilizzo delle risorse idriche del parco nazionale di Doñana), sia la Catalogna (dove i bacini idrici sono circa al 25% della loro capacità).

Oltre agli 1,4 mld messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente, il pacchetto si compone anche di 784 mln di euro dal dicastero dell’Agricoltura. Risorse, quest’ultime, destinate ad aiuti diretti per colture come olive, mandorle ed erba medica, e per garantire sufficiente alimentazione per il bestiame. Circa 5 mln andranno agli apicoltori. Tutti gli agricoltori riceveranno poi alcune agevolazioni fiscali, misura varata nella speranza di evitare un aumento dei prezzi dei generi alimentari.

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