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Cop22 di Antalya: Mediterraneo pronto a divenire area a emissioni di SOx controllate

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foto di IISD/ENB

I risultati della COP 22 della Convenzione di Barcellona

(Rinnovabili.it) – L’intera zona del Mediterraneo dovrebbe divenire un’area a emissione controllata per gli ossidi di zolfo (SOx). Questa la storica decisione che i Paesi della Convenzione di Barcellona presenteranno all’Organizzazione marittima internazionale (IMO). La proposta è parte, infatti, delle conclusioni della COP 22 di Antalya, ossia la 22a Conferenza delle Parti della Convenzione per la Protezione dell’Ambiente Marino e della Regione Costiera del Mediterraneo. Il vertice, organizzato dal Programma ambientale dell’ONU (UNEP)/ Mediterranean Action Plan(MAP), si è chiuso in Turchia il 10 dicembre dopo 4 intense giornate di negoziazioni. E, nonostante non abbia avuto il peso mediatico e politico della più celebre COP sul clima, anche questo appuntamento è stato fondamentale.

Le ventidue Parti si sono confrontate su ben diciannove proposte di decisione in merito a temi che vanno dall’inquinamento, alla biodiversità marina e costiera, dal cambiamento climatico allo sviluppo sostenibile. E, a differenza della COP 26 sui cambiamenti climatici, i risultati sono stati celebrati come un successo indiscusso. Kerstin Stendahl, a capo del ramo per l’integrazione degli ecosistemi del Programma ambientale dell’ONU, ha sottolineato come i negoziati siano stati “estremamente costruttivi”. Opinione condivisa da Tatjana Hema, Coordinatrice dell’UNEP/MAP, secondo cui “la COP 22 entrerà nella storia del Mediterranean Action Plan come una Conferenza che non sarà facilmente dimenticata”.

Uno dei risultati più significativi portati a casa è l’approvazione della decisione di designare l’intero Mediterraneo come area a emissione controllata di ossidi di zolfo (MED SECA). Una proposta nata in seno alla precedente COP21 di Napoli e divenuta oggi visione condivisa tra i paesi mediterranei.

Tra le altre decisioni chiave adottate dalle parti:

Secondo quanto riportato oggi dal nostro Dicastero della Transizione ecologica, “la dichiarazione ministeriale approvata ad Antalya richiama il multilateralismo regionale come strumento principale per la risoluzione delle maggiori sfide attuali e indica come obiettivo da perseguire la transizione verde, attraverso lo sviluppo di modelli produttivi sostenibili basati sull’economia circolare e sull’adozione di soluzioni nature-based”.

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