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Occhio al ciclo dell’acqua, la pioggia corre verso i Poli a ritmo doppio

Ciclo dell’acqua: sta cambiando a velocità doppia a causa del global warming
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

I cambiamenti nel ciclo dell’acqua erano al centro dell’ultimo report IPCC

(Rinnovabili.it) – L’aumento delle temperature globali sta modificando il ciclo dell’acqua sul Pianeta a velocità doppia rispetto al previsto. Una tendenza che rende più probabili, frequenti e duraturi fenomeni climatici estremi come siccità, piogge torrenziali e conseguenti alluvioni. Lo afferma un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature, che è riuscito a quantificare con più precisione precipitazioni e evaporazione sugli oceani.

È qui che si sfoga il 77% delle piogge globali e avviene l’85% dell’evaporazione di superficie. Ricalibrando questo tassello, il risultato finale è completamente diverso da quanto prevedono i modelli climatici più avanzati in uso oggi.

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I cambiamenti nel ciclo dell’acqua causati dal riscaldamento globale seguono una tendenza generale: spostano l’acqua dalle regioni calde verso quelle più fredde, cioè i poli. Ma la rapidità del ciclo, calcola lo studio, è doppia rispetto al previsto: non dal 2 al 4%, ma fino al 7,4%. E più questo è veloce, più lo è altrettanto lo slittamento verso i poli. In termini assoluti, il volume di acqua che si sarebbe mosso a latitudini più estreme tra il 1970 e il 2014 sarebbe di 46-77mila chilometri cubi.

“In questo periodo, il trasporto di acqua dolce verso i poli dalle regioni oceaniche calde a quelle fredde si è verificato ad un tasso di 34-62 milli-Sverdrup (mSv), un tasso che non è replicato nell’attuale generazione di modelli climatici” come il CMIP6, concludono gli autori.

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Il sesto aggiornamento del rapporto IPCC, uscito lo scorso agosto, avvertiva che il tasso di cambiamento del ciclo dell’acqua si sta intensificando. Tra le conseguenze attese, un incremento delle piogge intense su sostanzialmente tutte le regioni del Pianeta, mentre condizioni più secche si verificheranno nel bacino del Mediterraneo, parti dell’Australia e del Sud America, il Sudafrica e la costa occidentale degli Stati Uniti.

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