Depurare le acque reflue e impiegarle per l'irrigazione delle coltivazione destinate alla produzione di biocarburanti. Il programma Reaguam elenca i primi successi
(Rinnovabili.it) – La diffusione dell’utilizzo del carburante alternativo oltre a garantire la riduzione delle emissioni inquinanti può evitare, come spesso si teme, il consumo di coltivazioni alimentari. Un altro aspetto positivo potrebbe presto derivare dal consumo delle acque reflue per l’irrigazione delle colture.
Il progetto in analisi, che rientra nel programma Reaguam, sperimenta l’impiego di acqua depurata in una coltivazione irrigua destinata alla produzione di vegetali non alimentari per la produzione di biofuel.
I ricercatori della Fondazione Centro delle Nuove Tecnologie dell’Acqua partecipano, insieme ad altri esperti dell’Università Rey Juan Carlos di Madrid, Alcala di Henares, Las Palmas di Gran Canaria e IMDEA Water Foundation stanno collaborando per portare a termine lo studio e incrementare la produzione di combustibili non fossili.
Grazie al progetto anche le piccole popolazioni potranno beneficiare di coltivazioni, anche alimentari, senza temere gli elevati costi dell’irrigazione.
Le sperimentazioni, effettuate in una coltivazione di 300 metri quadrati localizzata a Siviglia, ha messo a coltura la ‘Jatropha Curcas’, dalla quale estrarre l’olio per la produzione di biodiesel. Dai primi risultati del progetto è evidente che non c’è differenza tra le colture irrigate con acqua depurata e le normali piantagioni.