L’accessibilità all’acqua è un diritto umano fondamentale?
L’accessibilità all’acqua dovrebbe essere un diritto umano fondamentale, ma nella realtà molte persone non hanno accesso all’acqua potabile e di conseguenza nemmeno ai servizi igienici.
Si definisce accessibilità economica all’acqua la capacità di una famiglia di coprire i costi della fornitura per usi essenziali come bene, cucinare, servizi igienici.
Aumentano i costi dell’acqua, le famiglie riducono i consumi
Negli Stati Uniti l’aumento del prezzo dell’acqua sta spingendo molte famiglie a fare una scelta tra il razionamento (e quindi ridurre drasticamente i consumi) e l’interruzione del pagamento delle bollette che interromperebbe automaticamente l’erogazione della fornitura.
In questo caso l’accessibilità all’acqua non è legata a condizioni climatiche sfavorevoli, è un problema economico di persone in difficoltà in un paese considerato ricco.
Come sempre, le cause sono molteplici ma la loro somma porta a effetti deleteri: infrastrutture fatiscenti e costi crescenti legati alla loro manutenzione, cambiamenti climatici, siccità estreme. Inoltre, tra i costi crescenti ci sono quelli di depurazione dai numerosi contaminanti che minacciano la qualità dell’acqua.
La sfida dell’acqua colpisce le comunità più svantaggiate, come le famiglie a basso reddito e quelle di colore: servono quindi nuovi strumenti per affrontarla.
Identificare le famiglie a rischio di insicurezza idrica
Un gruppo di ricercatori ha cercato di identificare nuove metriche per identificare le famiglie a rischio di insicurezza idrica.
Il punto di partenza è stato lo studio del debito accumulato dalle famiglie in base a frequenza (con che frequenza i nuclei familiari pagano in ritardo), durata (per quanto tempo i nuclei familiari sono in ritardo con i pagamenti delle bollette dell’acqua) e gravità della morosità (l’entità dell’accumulo dei debiti idrici domestici).
Dallo studio Alternative household water affordability metrics using water bill delinquency behavior emerge che la morosità affligge le famiglie svantaggiate.
Tuttavia, rimane difficile quantificare in modo generalizzato l’uso essenziale dell’acqua perché dipende dalla variabilità delle esigenze delle famiglie.
Perché studiare l’accessibilità economica all’acqua
L’obiettivo dello studio è fornire dei parametri ai decisori politici e alle società dei servizi idrici per intervenire in modo efficace a sostegno delle persone che hanno difficoltà di accessibilità all’acqua.
Conoscere i termini del problema serve a definire le tariffe sui servizi, i programmi di assistenza, i finanziamenti pubblici per migliorare le infrastrutture.
Si valuta l’accessibilità all’acqua considerando le bollette come parte del reddito familiare. Una decisione che ha suscitato forti critiche: in realtà le esigenze variano a seconda dei componenti della famiglia, dell’efficienza degli elettrodomestici e di altri fattori.
Inoltre, si calcola l’accessibilità anche in rapporto ai quartieri e alle città, quindi prescinde dalla reale situazione delle famiglie per le quali anche un aumento di pochi dollari porterebbe a tagliare altri beni essenziali.
Non possiamo non rilevare le differenze evidenti con la situazione italiana. Il nostro Paese sarebbe ricco di acqua ma il cronico ritardo sulla costruzione e il miglioramento delle infrastrutture, oltre a una percentuale di perdite vergognosa, fanno sì che ci siano aree che soffrono di gravi carenze idriche. Eppure, nonostante tutto, paghiamo le tariffe più basse dell’Unione Europea.
A prescindere da ogni altra valutazione etica e ambientale, sarebbe veramente il caso di imparare che anche l’acqua ha un costo, e come tale non va sprecata.