Aggiornando la Direttiva sulle sostanze inquinanti l'Ue aumenta il grado di protezione dell'acqua per salvaguardare la salute dell'ambiente e dell'uomo
(Rinnovabili.it) – L’Europa è costantemente concentrata in materia di protezione ambientale e riserva una parte sostanziale degli sforzi per la salvaguardia dell’acqua. Risorsa fondamentale per il benessere dell’uomo, della sua salute e della natura l’acqua deve essere protetta dall’inquinamento ed è per questo che in Ue esiste un elenco di “sostanze prioritarie” altamente nocive che viene costantemente aggiornato e che rappresenta la base delle politiche ambientali di tutela e disinquinamento.
L’elenco nel 2001 conteneva 33 sostanze, tra cui pesticidi e prodotti chimici industriali. Nel 2008 la lista si arricchì di 8 nuove sostanze pericolose che andranno ridotte e progressivamente eliminate per evitare che inquinino le falde e le acque di superficie. Tra questi ultimi 12 elementi figurano sostanze molto persistenti e bio-accumulabili, altamente tossiche e alcune sono anche sospettate di essere perturbatori endocrini. Le sostanze dovranno quindi essere tenute sotto controllo in tutti gli Stati Membri.
L’aggiornamento della normativa introduce quindi nuove disposizioni volte a migliorare le informazioni sulle sostanze e le comunicazioni ai cittadini in modo che sia più facile per tutti seguire i processi di controllo ed eliminazione.
Appresa la notizia dell’aggiornamento della normativa Janez Potočnik, Commissario europeo per l’Ambiente, ha rilasciato la seguente dichiarazione “Accolgo con favore questo accordo, che fornirà un aggiornamento necessario alla legislazione dell’Unione in materia di sostanze chimiche inquinanti nell’acqua. La nuova legge dovrebbe garantire una migliore protezione dell’ambiente e della salute umana, una migliore informazione del pubblico circa i progressi sul miglioramento della qualità delle acque, e migliorie della legislazione in futuro. Mentre la proposta della Commissione è stata sostanzialmente indebolita nel corso dei negoziati, resto convinto che il risultato finale darà un contributo significativo al miglioramento della qualità delle acque, con un impatto positivo sulla salute. Ora guardo avanti lavorando con gli Stati membri al fine di garantire la corretta ed efficace attuazione della direttiva “.