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Acqua più pulita nei bacini italiani

Migliora lo stato dell'acqua nei bacini e corsi d’acqua balneabili in tutta Europa, e anche in Italia. Il nostro Paese è sopra la media comunitaria

Acqua pulita nei bacini italiani -

 

(Rinnovabili.it) – Quanto è buona l’acqua dei nostri mari e fiumi? E quella dei bacini e corsi d’acqua Europei? Secondo l’Agenzia europea per l’Ambiente è decisamente accettabile, e in miglioramento. L’AEA lo dichiara diffondendo i dati raccolti nel 2014 e presentati oggi sulla base delle cifre fornite da UE, Svizzera e Albania. L’83% di spiagge, laghi e fiumi risulterebbe di qualità eccellente e il 95% in regola.

Tra tutti i Paesi censiti, l’Italia si colloca al settimo posto, salendo di una posizione rispetto ai due anni precedenti. Nella top ten figura al primo posto l’acqua dell’isola di Cipro, migliore in assoluto per qualità. Seguono Lussemburgo e Malta, rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio. Prima dell’Italia troviamo ancora Grecia, Croazia e Germania, mentre all’ultimo posto c’è proprio l’Albania.

I primi sette classificati – e quindi anche l’Italia – sono sopra la media UE del 95% dei siti in regola. Spagna e Portogallo, altre mete turistiche frequentate dai nostri compaesani durante l’estate, figurano rispettivamente al decimo e undicesimo posto. Francia, Slovenia e Svizzera sprofondano in graduatoria, risultando rispettivamente 18 esima, 21 esima e 24 esima.

«È evidente che la sicurezza e la pulizia delle acque di balneazione sono importanti per la salute. Le acque di balneazione continuano a migliorare e questa è un’ottima notizia», ha commentato il commissario europeo all’ambiente, Karmenu Vella, che invita tutti gli europei a ricordare quanto l’Unione europea abbia contribuito in questo senso.

 

In Italia il 96,6% di tutte le spiagge balneabili rispetta gli standard obbligatori di qualità, con un aumento dei siti al top (4377 nel 2014 contro 4309 nel 2013) e un calo di quelli insufficienti (105 contro 135). Questi ultimi si concentrano fra Abruzzo, Campania, Calabria e Marche. Nel caso di laghi e fiumi, il 91,4% risulta in regola, con una crescita dell’eccellenza (555 contro 497). Non mancano anche sei siti chiusi durante lo scorso anno: si trovavano tutti in Lombardia.