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Acqua potabile: arrivano le nuove regole UE per il monotoraggio

Le nuove regole seguono il principio di 'analisi dei rischi e punti critici di controllo' (HACCP), già utilizzato nella legislazione sull'igiene alimentare

Acqua potabile: arrivano le nuove regole UE per il monotoraggio

 

(Rinnovabili.it) – Passi avanti verso la modifica della direttiva comunitaria sull’acqua potabile. Con una nota stampa Bruxelles fa sapere di aver adottato oggi nuove regole per potenziare le operazioni di controllo idrico a livello comunitario e migliorare nel contempo l’accesso all’acqua potabile. Le norme, diretto effetto della consultazione lanciata nell’estate 2014, nascono come risposta concreta a Right2Water, “iniziativa dei cittadini europei” (la prima a mai essere giunta in porto) che insieme all’Europarlmento oggi chiede alla Commissione Europe una ‘semplice’ cosa: che venga proposta una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. A seguito di ciò l’Esecutivo europeo si è impegnato, almeno a parole, ad avviare un dialogo strutturato tra le parti interessate per quanto riguarda la trasparenza nel settore e a individuare, possibili miglioramenti alla attuale direttiva oggi  in vigore.

 

“Acqua potabile sicura e di alta qualità è essenziale per il benessere e la salute pubblica, quindi abbiamo bisogno di garantire elevati standard in tutta l’Unione”, ha affermato il commissario all’Ambiente Karmenu Vella. “Questo nuovo sistema di monitoraggio e di controllo ci permetterà di ridurre inutili analisi e di concentrarci su controlli più importanti”.

 

In tal senso, l’emendamento approvato oggi intende fornire una maggiore flessibilità agli Stati membri sulle modalità con cui controllare la qualità dell’acqua in oltre 100.000 zone di approvvigionamento in Europa. Una flessibilità incorniciata però da una serie di condizioni in base al principio di ‘analisi dei rischi e punti critici di controllo’ (HACCP), già utilizzato nella legislazione sull’igiene alimentare.

In altre parole gli Stati membri possono da oggi in poi decidere, sulla base di una valutazione del rischio, quali parametri monitorare e scegliere di aumentare o ridurre la frequenza di campionamento nelle zone di approvvigionamento idrico, nonché di estendere l’elenco delle sostanze tenute sotto controllo in caso di problemi di salute pubblica. Gli Stati hanno ora due anni per applicare le disposizioni di questa nuova legislazione.

 

La qualità dell’acqua potabile europea

Secondo l’indagine svolta da Bruxelles, i dati dichiarati mostrano che in generale la qualità dell’acqua potabile nell’UE è molto buona. Per quanto concerne i grandi approvvigionamenti, un’ampia maggioranza di Stati membri presenta tassi di conformità ai parametri microbiologici e chimici compresi fra il 99% e il 100%. Per quanto riguarda gli approvvigionamenti idrici piccoli, il quadro è meno uniforme: si osservano livelli inferiori di conformità ai parametri microbiologici, e soltanto tre Stati membri raggiungono tassi di conformità compresi fra il 99% e il 100%.