(Rinnovabili.it) – Molti fiumi in tutto il mondo sono sottoposti a grave stress per diverse ragioni. Inquinamento, pesca, grandi dighe e canali artificiali sono le principali cause dello sconvolgimento di interi ecosistemi che si sono sviluppati nel tempo lungo i corsi d’acqua. La popolazione di animali viene decimata quotidianamente, così come la deforestazione fa terra bruciata della rigogliosa flora. Gli impatti dell’attività umana sui fiumi sono particolarmente evidenti in alcune aree del mondo: questa è una lista delle prime 10.
1. Rio Bravo (Messico e Stati Uniti)
Il Rio Bravo o Rio Grande è il più importante confine naturale tra gli Stati Uniti e il Messico: a causa della costruzione di dighe e canali di irrigazione per deviare le acque verso i campi coltivati e le città, gravi siccità hanno colpito l’area. Il volume del grande fiume diminuisce giorno per giorno, e le sue acque sono inquinate dagli scarichi di varie industrie.
2. Danubio (Europa centrale )
In Germania e in Austria, il “bel Danubio blu” è rimasto soltanto nei testi del celebre valzer di Johann Strauss jr. Decine di impianti di lavorazione e produzione della plastica sorgono sulle sue rive e danneggiano l’ambiente. In acqua vi è un eccesso di nutrienti, soprattutto da fertilizzanti. A questo problema si aggiunge un cattivo trattamento delle acque reflue, che aumenta l’inquinamento.
3. Elk River (Virginia, Stati Uniti)
La più grande e grave fuoriuscita di sostanze chimiche nel fiume Elk è avvenuta il 9 gennaio 2014, quando una schiuma (MCHM) utilizzata per lavare il carbone e rimuovere le impurità che contribuiscono all’inquinamento durante la combustione, è stata rilasciata nell’acqua. Dopo questo sversamento accidentale, più di 300 mila residenti in West Virginia sono rimasti senza accesso all’acqua potabile per settimane. Ancora oggi, l’equilibrio ambientale è compromesso.
4. Fiume Gange (India)
Situato nel nord dell’India, questo fiume è diventato una discarica di resti umani, industriali e corpi animali. Circa un miliardo di litri di liquami non trattati vengono scaricati ogni giorno nel fiume. La rapida crescita della popolazione dell’India, insieme a normative permissive del settore, ha portato enormi pressioni sul corso d’acqua più importante del Paese. Migliaia di corpi umani e animali vengono cremati sulle sue rive o gettati nella corrente, nella speranza che le loro anime possano accedere al Paradiso.
5. Fiume Indo (India, Pakistan e Cina)
Gravemente danneggiato dai cambiamenti climatici, l’Indo è evaporato quasi totalmente. La pesca e gli scarichi industriali non hanno certo aiutato a risolvere il problema.
6. Fiume Mekong (Sud-Est asiatico)
Alti livelli di arsenico nelle acque del Mekong hanno devastato quasi 1.000 chilometri di ecosistema, tanto da far sì che venga oggi considerato un fiume che muore, con il suo ambiente naturale irreparabilmente compromesso. Le mangrovie sono state convertite in risaie e allevamenti di pesci, annichilendo un corso d’acqua prezioso.
7. Fiume Murray-Darling (Australia)
L’introduzione di specie alloctone ha modificato l’ecosistema del fiume, che scorre nella parte meridionale dell’Australia. Nove diverse specie di pesci e sono state dichiarate in via di estinzione a causa dell’introduzione delle carpe. Questi animali hanno contribuito al degrado ambientale del fiume e dei suoi affluenti, distruggendo la flora acquatica e aumentando l’opacità dell’acqua.
8. Nilo (Egitto)
Considerato tradizionalmente il fiume più lungo del mondo, anche il Nilo non è estraneo alla contaminazione. Ha visto estinguersi circa 30 specie diverse di pesci a causa di rifiuti organici e industriali scaricati deliberatamente in acqua.
9. Fiume Salween (Sud-Est asiatico)
Questo fiume è considerato il più inquinato del mondo. Fino a un decennio fa, parte delle sue acque era tuttavia pura e incontaminata. Tuttavia, deviando il suo corso, le popolazioni locali hanno distrutto il delicato equilibrio. Le sue acque presentano oggi un alto livello di cadmio, rame, piombo, mercurio e zinco.
10. Fiume Yangtze (Asia centrale)
Rifiuti, pesticidi e fertilizzanti hanno quasi annientato il fiume più lungo del continente asiatico. Dalla sua origine nell’altopiano del Tibet, il magnifico Yangtze si estende per quasi 6.400 chilometri, sfociando nel mare dal porto di Shanghai. La sua devastazione è stata causata dallo sviluppo di infrastrutture di energia idroelettrica, inondazioni, deforestazione, inquinamento, sedimentazione, distruzione delle zone umide e interruzione dei flussi idrici.