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Acqua: l’Europa deve fare di più

Dalla consapevolezza dell'importanza dell'acqua come risorsa che garantisce sopravvivenza e sviluppo l'invito dei cittadini a redigere una normativa più rigida e sensibilizzare la popolazione

(Rinnovabili.it) – Ieri, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, è stata pubblicata un’indagine di Eurobarometro formulata analizzando le risposte e i pareri dei cittadini interrogati sull’importanza dell’acqua come risorsa simbolo di vita. Dai risultati emerge che tre persone su quattro credono importante che l’Europa rafforzi la normativa che regolamenta l’accesso e la gestione dell’acqua per affrontare al meglio i problemi connessi alle risorse idriche europee.

Il 68% degli intervistati ha infatti ammesso di rendersi conto che la situazione dell’acqua è grave, con tutte le conseguenze che ne derivano, tra cui sono state elencate siccità, inondazioni e inquinamento chimico dei corsi d’acqua e delle falde. Il 62% del campione intervistato invece si ritiene poco informato, mentre il 67% ha suggerito, per migliorare le cose, di informare maggiormente la popolazione, sensibilizzandola. I cittadini europei sarebbero inoltre favorevoli ad imporre multe più severe in caso di inosservanza delle norme e a stabilire prezzi più equi e misure più incisive per la riduzione delle problematiche legate all’acqua.

Il Commissario responsabile per l’ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato:

“Da anni l’Unione europea opera per migliorare la qualità delle acque e i risultati sono davanti agli occhi di tutti: è migliorata notevolmente non solo la qualità dell’acqua potabile, ma anche quella delle acque balneabili ed è cresciuto il numero di città e centri urbani con impianti adeguati di trattamento delle acque reflue. Specie ittiche come il salmone sono ritornate in fiumi d’Europa da cui erano del tutto scomparse. Questo dimostra i risultati concreti che possono venire da una stretta collaborazione in tutta Europa. Resta il fatto che fenomeni come siccità e inondazioni diventano sempre più comuni e le risorse idriche europee subiscono pressioni sempre crescenti per esempio a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Consapevoli di questo, i cittadini chiedono una risposta decisa da parte dell’Unione. Questa richiesta è un contributo importante per il futuro Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee”.

Uno dei problemi maggiormente sentiti dalla popolazione dei paesi del Mediterraneo, ovvero di Portogallo (96%), Spagna (95%) e Italia (94%) riguarda la siccità mentre per la maggior parte degli altri stati europei la criticità è rappresentata dalle inondazioni con percentuali che toccano il 96% in Romania, il 94% in Bulgaria e il 94% in Polonia a cui fanno seguito preoccupazioni circa la qualità dell’acqua, minacciata costantemente dalla presenza troppo elevata di agenti chimici, dall’innalzamento della temperatura al cambiamento degli equilibri negli ecosistemi idrici. Da questa consapevolezza l’importanza, hanno dichiarato gli intervistati, che tutti facciano realmente qualcosa per preservare e conservare la risorsa a partire dal singolo cittadino fino all’industria per il 65% degli intervistati, agricoltura (51%) e settore energetico (47%).