Lavorare insieme per rendere la sicurezza idrica priorità a livello globale. Questo chiedono ai governi mondiali 45 società aderenti al Global Compact’s CEO Mandate Water
Le Nazioni Unite stimano che due terzi della popolazione mondiale vivrà in condizioni di stress idrico entro il 2025, e partendo da questo dato previsionale gli a.d. si rivolgono ai governi riuniti a Rio questa settimana per chiedergli di lavorare con il settore privato e risolvere la crisi crescente dovuta alla scarsità d’acqua, facendo sì che la sicurezza idrica diventi una priorità assoluta. Le raccomandazioni includono lo sviluppo di politiche e incentivi per migliorare la produttività e l’efficienza in tutti i settori legati all’acqua, aumentando gli investimenti nelle infrastrutture idriche, lavorando attivamente con la comunità imprenditoriale e la società civile.
“La crisi idrica globale richiede un’azione collettiva”, ha dichiarato Gavin Power, vice direttore del Global Compact. “Questo comunicato … [mostra] come molte imprese siano pronte ad alzare ancora di più la posta in gioco, insistendo sul fatto che i governi facciano la stessa cosa”.